Paulo Dybala ha rilasciato un’intervista a Clarin. L’attaccante della Juventus ha raccontato la sua infanzia e il sogno di vestire la maglia della sua Nazionale.
Ecco le sue parole: “Mio papà mi ha insegnato molto, voleva che io fossi un giocatore di calcio. Avevo 15 anni e non avrei mai immaginato che sarebbe successo quello che è successo a lui. Penso che sia orgoglioso sia lui che la mia famiglia di quello cheho realizzato grazie a loro. La Juve e la Nazionale? Cambiano molte cose quando arriva anche la fama. Quando torno a Cordoba la mia vita rimane sempre la stessa, anche se qualcosa non posso farlo. Ad esempio, se un giorno mi sveglio e voglio uscire non è facile. Sia con la Juve che con la Nazionale, la gente mi riconosce per strada”.
E ancora: “Il mio soprannome? I I miei compagni alla Juventus mi chiamano la Joya, anche se non lo sanno pronunciare. Non devo dirlo io se sono un gioiello. Sognavo di stare in Nazionale con Messi già a 12 anni. Sono contento che l’allenatore mi consideri e che gli piaccia il mio gioco. Dipenderà da me, il mio lavoro e il mio desiderio di migliorare. Non sono preoccupato per la posizione nel girone perché siamo tutti vicini. Forma fisica? Vedremo, Higuain ha 29 anni ed è nel suo migliore momento”.