Quella che si è conclusa lo scorso agosto è stata una delle campagne acquisti più spumeggianti della storia della Juventus; la migliore, sicuramente, da 10 anni a questa parte. Forse per la prima volta, sono arrivati tanti calciatori già affermati, non occasioni o giovani, ma campioni che nell’immediato avrebbero alzato il valore della rosa, comprati a peso d’oro.
Come spesso accade, però, si cerca sempre il pelo nell’uovo, e la preoccupazione che ha destato una sessione di acquisti così importante è stata l’età media della rosa, alzatasi con gli acquisti. Marotta e Paratici sono stati quasi colpevolizzati di aver “invecchiato” la squadra, puntando fortemente alla Champions ma venendo meno nella programmazione.
LA MEGLIO GIOVENTÚ
Se c’è, invece, una regione del calciomercato che il duo apicale bianconero non lascia mai in sospeso è quella riguardante i giovani. La Juventus, infatti, da questo punto di vista, ha in mano un vero e proprio tesoro, formato da tantissimi calciatori in procinto di esplodere, ma anche da ragazzi che si sono già affermati all’interno della rosa bianconero, diventando dei veri e propri pilastri della rosa di Max Allegri.
QUELLI GIÀ CONOSCIUTI
Inutile soffermarci molto su Paulo Dybala: si comporta come un calciatore formato, arrivato al suo apice, invece è un semplice classe ’93, acquistato dalla Juventus battendo la concorrenza di tutte le altre big italiane. Un 23enne, già leader, che è possibile rendere colonna portante della Signora per tanti anno. Due anni più vecchio, ma non per questo prossimo all’età pensionabile (calcisticamente parlando) è Alex Sandro, che si sta mostrando come uno dei terzini più forti del mondo. Grandioso in entrambe le fasi, il brasiliano potrà coprire la fascia bianconera per molto tempo.
21 anni, invece, per Marko Pjaca: il croato ha fatto parlare di sé quest’estate, quando Inter, Juve e Milan hanno battagliato per accaparrarsi il suo cartellino. Alla fine l’ha spuntata la Juventus, che ha preso un giovane duttile, dall’uno contro uno facile, che ha tutte le potenzialità per diventare un fenomeno.
A centrocampo, invece, già molto rilevanti nello scacchiere bianconero sono Stefano Sturaro e Mario Lemina: per quest’ultimo, sono state già rifiutate offerte importanti da ben più di 20 milioni di euro.. Ritornando alla difesa, infine, Daniele Rugani sarà il perno del reparto arretrato dopo l’addio di qualche componente della BBC: classe ’91, garantirà tanti anni alla Vecchia Signora.
QUELLI DA SCOPRIRE
I bianconeri, inoltre, in rosa o in giro per l’Italia, hanno tantissimi giovani, ancora inesplosi del tutto, che possono comporre l’ossatura della squadra nei prossimi decenni: analizziamoli nel dettaglio.
Uno, se non il più talentuoso italiano in giro è Domenico Berardi: la Juventus lo segue, lo monitora, lo ammira, ma lui, finora, ha nicchiato. Ha paura forse della pressione e della competizione a Torino, ma prima o poi dovrà fare il salto di qualità. I bianconeri lo aspettano a braccia aperte e sta a lui, considerato il talento nostrano più promettente, decidere quando arriverà il momento della svolta della sua carriera.
In neroverde gioca anche Pol Lirola; il giovanissimo terzino destro l’anno scorso ha fatto una stagione con la Primavera da giocatore di altra categoria, e nelle prime settimane in Emilia si è dimostrato veramente un gran bel giocatore. A differenza di Berardi, Lirola è già bianconero ed è in prestito biennale. Potrà, dunque, crescere tranquillamente per poi prendersi la fascia che, verosimilmente, verrà lasciata libera da Dani Alves e Lichtsteiner.
Sull’altro lato del campo, sta recuperando dai guai fisici Federico Mattiello: terzino sinistro di grandi prospettive, la cui crescita è stata rimandata (ma non stoppata) da due infortuni al perone molto gravi. Quando Patrice Evra appenderà le scarpette al chiodo, potrebbe formare un duo molto interessante con Alex Sandro.
In mezzo al campo, in rosa c’è Rolando Mandragora, che l’hanno scorso ha fatto benissimo a Pescara, sia da centrocampista centrale che da difensore. Considerato dagli esperti uno dei più importanti prospetti italiani, quest’anno non ha ancora debuttato per un guaio fisico, ma sta tornando velocemente. Potrebbe andare via a gennaio in prestito, per farsi le ossa in Serie A.
Rodrigo Bentancur è, invece, un centrocampista argentino opzionato dalla Juve nell’ambito dell’affare che ha riportato Tevez al Boca Juniors. In estate il Milan ha tentato di comprarlo, ma, forte della prelazione, la Juventus ha fatto in modo che il suo trasferimento venisse bloccato. Motivo? L’opzione verrà esercitata nella prossima stagione, e l’argentino sarà un prossimo giocatore della Juventus.
Tra i tantissimi giovani in giro, molto probabilmente quello più interessante è in casa e gioca con la Primavera di Fabio Grosso: Moise Kean, attaccante classe 2000 che sta stupendo già da due anni. Il suo agente è Mino Raiola, ma questo non dovrebbe essere un problema: il suo contatto sta per essere rinnovato.
In difesa bisogna seguire lo sviluppo di Filippo Romagna, ex capitano della Primavera, andato in prestito al Novara, mentre la questione più spinosa è quella riguardante il portiere. La Juve ne ha veramente tanti sotto osservazione, ma, anche in questo caso, il più interessante gioca nella squadra di Grosso. Parliamo di Emil Audero, italo-indonesiano che è convocato da Allegri come terzo portiere, ma, naturalmente, Marotta e Paratici si stanno muovendo per prendere un estremo difensore di altissimo livello quando Gigi deciderà di smettere. L’obiettivo numero uno è il suo erede designato dal destino: Gigio Donnarumma.
L’IMPORTANZA DELLA PROGRAMMAZIONE
Si potrebbe ipotizzare un 4-2-3-1, formato da giovani già importanti (come Dybala e Sandro), in rampa di lancio (Berardi e Pjaca) e calciatori che stanno crescendo. Questi, inoltre, sono soltanto i calciatori che già sono in possesso – o quasi – della società di Corso Galileo Ferraris, ma, in realtà, il mercato dei talenti è sempre in movimento e, a ogni sessione di mercato, i vertici bianconeri cercano sempre di acquistare il meglio sulla piazza. Pertanto, è vero sì che l’età media della rosa bianconera si è, per puntare a vincere la Champions nell’immediato, sfruttando gli ultimi anni di carriera di fenomeni come Buffon. Barzagli e Chiellini, ma il futuro è ancora molto roseo.
Nessuna squadra in Italia ha occhi e mani su tanti giovani, nessuna ha una programmazione che guarda da qui a dieci anni. E ben vengano, dunque, anche altri “vecchietti” perché siamo sicuri che, dopo essere stati spremuti al massimo per continuare a vincere trofei, ci sarà chi potrà sostituirli al meglio, senza farli rimpiangere, continuando a essere competitivi in Italia e in Europa.
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