Tanta, tantissima sfortuna per Romulo nella sua avventura in bianconero: il centrocampista italo-brasiliano ha passato a Torino una sola stagione, segnata da numerosissimi infortuni che non gli hanno dato la possibilità di mettersi in mostra. L’epilogo era scontato: niente riscatto e ritorno al Verona. Oggi l’ex bianconero sta meglio e racconta alla Gazzetta dello Sport la sua avventura bianconera.
“Alla Juve cominciavo un allenamento e provavo un dolore continuo agli adduttori. In quel modo non potevo andare avanti. Mi fermo, riprendo. Debutto in Champions League con il Malmö. Mi fermo di nuovo. Ero a pezzi”.
“Tornavo a casa e piangevo ogni giorno. Massimiliano Allegri aveva fiducia in me, diceva che non mi mancava nulla per essere un titolare. Ma al primo scatto mi bloccavo”.
“No, non ho rimpianti per quel che è avvenuto alla Juventus. Purtroppo, però, all’Hellas le mie condizioni non sono migliorate. Un altro anno difficile. Se ne sentivano tante su di me: che non volevo più giocare, che ero un mercenario. Poi un consulto medico mi ha restituito il sorriso”.
“Un disturbo alla testa del femore, mai rilevato in precedenza: era questo che non mi consentiva di recuperare. Adesso sto bene. Ho disputato otto partite di fila. Ho segnato un gol, ho fornito degli assist. Corro e il dolore non c’è più”.
This post was last modified on 7 Ottobre 2016 - 13:22