Da quando è stato inaugurato, l’otto settembre del 2011, lo Juventus Stadium è stato uno dei fattori più incisivi nella rinascita della Juventus. Tifosi così vicini al campo da creare un’atmosfera carica di adrenalina per i giocatori. Spalti esauriti nella stra grande maggioranza delle partite. Coreografie preparate ad hoc per le singole partite. Non solo, però, un grande fattore di motivazione per i giocatori in campo ma anche una fondamentale fonte di reddito per la Juventus. Insomma, l’eccellenza degli stadi italiani e anche di più. Di più, perché alla rinascita della Juventus lo stadio non ha contribuito solamente con le entrate economiche e il supporto alla squadra ma anche restituendo l’immagine che la vecchia signora aveva macchiato dopo calciopoli. L’immagine del più grande club italiano, di una squadra moderna con l’ambizione di essere la migliore al mondo.
ITALIA-SPAGNA – La partita di ieri sera è stata la dimostrazione di quanto detto sino a qui. In primis va considerato quanto importante sia il messaggio che si può leggere tra le righe. La partita più importante delle qualificazioni, quella con maggiore rilevanza mediatica e storica, che viene giocata proprio alla Juventus Stadium. Prima della Spagna, anche un’altra grande selezione, l’Inghilterra, era stata ospitata proprio allo Juventus Stadium. Come a dire che ad un ospite di prestigio assoluto si debba riservare un’accoglienza altrettanto degna. In secondo luogo la consapevolezza che l’Italia di Ventura avrebbe avuto bisogno del supporto di uno stadio gremito: allora ecco la garanzia dello Juventus Stadium, che non ha deluso le aspettative regalando il tutto esaurito. Infine lo stadio della Juve, le cui dimensioni e forme risultano ideali per valorizzare la coreografia: un fantastico colpo d’occhio, una coreografia preparata ad hoc per la partita che ha letteralmente abbracciato i tifosi e i giocatori in campo. Nella gestione di questo match, la Juve non è stata solo la padrona di casa. Si può quasi dire che abbia offerto un servizio di altissimo livello alla nazionale e quindi al calcio italiano. Innegabile che un’atmosfera del genere sia cosa vista raramente quando la nazionale è stata ospitata in altri stadi. E, come la Juve già ben sa, il meticoloso lavoro paga eccome. Ecco così che l’Italia, grazie anche alla spinta dal pubblico nella fase finale della partita, trova un insperato pareggio contro una Spagna ampiamente superiore sul campo.
FIGC – I trascorsi e le diatribe ancora in atto tra Juventus e Figc sono cosa ormai nota, tra le due realtà non scorre buon sangue, ne abbiamo ampliamente parlato anche recentemente. Eppure la partita di ieri sera potrebbe servire a ricordare, ad entrambe le parti, che il passato andrebbe accantonato, per concentrarsi sul futuro. La nazionale ed il calcio italiano hanno bisogno della Juventus, ad ora più grande simbolo del nostro calcio nel mondo. La Juventus d’altro canto può sfruttare queste occasioni per pubblicizzare il proprio stadio, non solo teatro di partite ma una vera e propria attività commerciale costellata di servizi di ogni tipo. L’esito positivo di ieri sera potrebbe essere un buon inizio di disgelo, d’altronde quando si parla di calcio e d’Italia non si può non pensare anche alla Juventus. Forse il passato non si può dimenticare ma il futuro si può ancora scrivere.
PM
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