L’area del J Village prenderà forma per l’estate del 2017. E prima ancora che veda la luce, ha già ottenuto una vittoria. Il progetto infatti inizialmente era stato affidato a Costruzioni Romane, una società in liquidazione e già denominato Ics Grandi Lavori, ma lo scorso 22 settembre, in primo grado, il giudice Ludovico Sburlati emette una sentenza con la quale vengono rigettate tutte le richieste della nuova Ics. Possibile che si avanzi un nuovo ricorso ad altri gradi di giudizio, ma per ora la società dovrà pagare le spese legali della causa di primo grado. Ma facciamo un passo indietro.
Tutto parte quando Andrea Agnelli stipula un contratto con il gruppo Beni Stabili sgr per la costruzione del villaggio nell’area torinese della Continassa. La materiale esecuzione del progetto era stata affidata a Ics in forza di un contratto del febbraio 2014, ma il progetto inizialmente non si realizzò perché la sgr non trovò i capitali per lo sviluppo del cantiere, e quindi saltò anche il contratto con l’azienda Ics. La Juventus poi trovò un’altra sgr, l’Accademia e il progetto partì con la costituzione di un fondo, in compartecipazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e il gruppo Pessina Costruzioni.
Costruzioni Romane ha quindi citato in giudizio la Juventus con la richiesta che “venga accertato l’avvenuto avveramento delle condizioni sospensive del contratto relativo alla Continassa e l’inadempimento della Juventus per non aver eseguito il contratto”. I danni erano stati quantificati in 5,3 milioni di euro, ma come detto sopra il giudice ha respinto le richieste della società.
Fonte: Milano Finanza
Oscar Toson
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