Metti un lunch match più complicato del previsto. Uno di quelli in cui vincere è l’unica cosa che conta, ma occorre trovare il momento giusto per sbloccare e poi, magari dilagare. Poi metti una Juventus che ci prova con tutte le forze, sbatte contro la traversa, poi contro il palo e contro la sfortuna. Ma, poi, metti due campioni in attacco, due fuoriclasse che messi uno vicino all’altro possono creare qualcosa di esplosivo. Ecco, questo è un po’ il filo portante della gara di oggi tra Empoli e Juventus, gara in cui, oltre ai soliti noti, c’è da sottilineare la prestazione di un talento che non aspetta altro che sbocciare: Marko Pjaca.
L’avventura di Pjaca con la maglia della Juventus è iniziata un po’ in salita, ma solo ed unicamente per il fatto che Marko ha la sfortuna di avere davanti a sè talenti del calibro di Dybala, Higuain e Mandzukic. Che poi, come sempre del resto, c’è sempre l’altra faccia della medaglia. Se la concorrenza, in alcuni momenti, può tappargli le ali, dall’altro lato può essere la forza dell’attaccante croato. Marko, da loro, può solo imparare e la strada che ha intrapreso pare proprio essere quella giusta. Il minutaggio non è certo dalla sua parte, ma poco conta. Pjaca ha mostrato le sue qualità ogni volta che è sceso in campo. Ha mostrato il suo dribbling letale, il suo senso della posizione e la sua velocità. E questo è ancora niente: la sensazione, infatti, è quella che la Juventus abbia tra le mani uno dei fiori più preziosi che aspetta solo il momento giusto per sbocciare.
Anche oggi, c’è mancato veramente poco. Pjaca ha sfiorato il gol in due occasioni: nella prima ci ha pensato l’egoismo di Lemina a fermarlo, nella seconda una bella parata di Skorupski che ha impedito al suo splendido tiro a giro di entrare in porta. La strada, dunque, è tracciata: Marko sta uscendo dal suo guscio, inserendosi a mano a mano negli schemi dell’allenatore e della squadra. Perché è una bellezza per gli occhi, è freschezza, talento e passione messi insieme. È uno di quei fiori più belli che aspetta solo la primavera per sbocciare. E manca poco, manca veramente poco. Arriverà il primo gol con la maglia bianconera, poi ne arriveranno altri e tanti altri ancora. Pjaca è un futuro roseo e la Juventus, intanto, se lo gode. Così.
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