Si può anche non giocare bene, si può anche andare sotto ritmo, ma, alla fine, il gol arriva sempre. No, non è un metodo di gioco, né una tattica, è la diretta conseguenza dell’avere in campo dei fenomeni in attacco. Dybala e Higuain oggi hanno risolto la partita, grazie soprattutto alle loro capacità individuali – soprattutto la prima rete del Pipita – e l’impressione è che, con un reparto avanzato così importante, per la Juventus segnare è molto facile.
Rispetto a Palermo, la Juventus ha giocato molto meglio. Uno step avanti, sulla falsa riga di Zagabria:
A Palermo avevamo visto l’inedita coppia Higuain-Mandzukic. I due avevano mostrato, a sprazzi, di poter essere una coppia e di poter giocare assieme, ma l’esperimento non ha funzionato al massimo. Con Dybala che riesce a fare ottimamente da raccordo fra centrocampo e attacco, il Pipita ha tanto spazio per far fruttare il suo “peso specifico”. Con i due “punteros”, inoltre, la difesa avversaria ha tanti punti di riferimento, mentre la Joya e Higuain non ne danno. Il risultato è, oltre al fatto che i due possono segnare dal un momento all’altro, che permettono a tutti gli altri calciatori di fare inserimenti importanti, come ad esempio Khedira e Cuadrado nel primo tempo.
Dybala si è appena sbloccato e sembra essere finalmente nella sua migliore condizione fisica, mentre per Higuain abbiamo terminato gli aggettivi. Settimo gol stagione, sesto in campionato, con una media da paura: un gol ogni 65 minuti. Numeri da capogiro, che spiegano, senza affannarci in argomentazioni varie, quale sia stato l’impatto del Pipita in bianconero.
Con una coppia così esplosiva, è obbligatorio pensare in grande. D’altronde, gli juventini ora guardano il calcio in maniera diversa: si è passati all’HD.
This post was last modified on 3 Ottobre 2016 - 14:05