Una vittoria importante, quella a Zagabria: per il girone e per il morale. E per la consapevolezza: la Juve deve essere sicura di sé, ma senza cadere nella presunzione. Proprio come contro la Dinamo: partita controllata alla perfezione, dominata. Un successo che è anche, e per buona parte, di Massimiliano Allegri: l’ha vinta in campo e fuori.
Lavoro e… calma
Ma il tecnico bianconero sa che bisogna ancora lavorare: il centrocampo non convince e alcuni nuovi, come Pjaca, devono ancora inserirsi. Il motivo è chiaro: Allegri vuole uomini funzionali al progetto, a costo di aspettarli. È successo con Morata, poi con Dybala, ora con il croato: il meno pronto dei tre, secondo il tecnico livornese.
Allegri, in conferenza, aveva risposto alle critiche: meno illusione, più concretezza è la sintesi delle sue parole. Un messaggio forte e chiaro. A tutti: dirigenti, calciatori e tifosi. E lo sfogo pare aver dato frutti, visti i risultati in campo e l’atteggiamento mostrato.
I dubbi di Allegri
Tuttavia, Max ha dei dubbi: tutti lì, in mezzo. A rivelarlo è Sandro Piccinini, giornalista di Mediaset, ai microfoni di Radio Crc. Piccinini, infatti, ha riferito di una chiacchierata con l’allenatore livornese. E i contenuti confermano quanto si dice e si scrive, nelle ultime settimane.
“La Juve non è in un gran momento di forma, non ha ancora trovato la quadratura del gioco a centrocampo. Lunedì parlavo con Allegri e mi ha riferito le sue perplessità su questo reparto. Indubbiamente hanno perso qualcosa: non a caso, negli ultimi giorni, hanno fatto di tutto portare Witsel a Torino. Il tecnico dovrà trovare presto un equilibrio”. Resta da vedere come: che la chiave sia Marchisio?
I commenti sono chiusi.