Il City di Guardiola è già in fuga, Conte ora rischia l’esonero

Nella sesta giornata di Premier League si è vista ancora una volta la forza straordinaria del City di Guardiola. 3-1 in casa dello Swansea di Guidolin e più 4 sulla prima diretta inseguitrice, il Tottenham. L’Everton perde la seconda piazza dopo il k.o. esterno con il Bournemouth.

Nel week end si è messo in luce finalmente per la gioia dei tifosi Red Evils, Paul Pogba. 4-1 rifilato dal Manchester United al Leicester di Claudio Ranieri. Una grande prestazione dell’ex juventino condita con la prima marcatura in maglia United dal suo ritorno trionfale in Inghilterra.

Per un ex bianconero che cerca di rialzarsi ce ne sono altri due che non se la passano benissimo. Il West Ham di Zaza continua a perdere ed ora si trova al terz’ultimo posto in classifica con una vittoria e cinque sconfitte. Il Chelsea di Antonio Conte è invece stato umiliato all’Emirates Stadium dall’Arsenal di Wenger. 3-0 senza appello e panchina già scricchiolante. In una stagione senza coppe europee, è inevitabile che Abramovič chieda di lottare per la Premier League. Ora la vetta dista 8 punti e con un Manchester City in stato di grazia sarà molto difficile limare il distacco.

Queste le parole di Conte in conferenza stampa dopo la roboante sconfitta: “Non dobbiamo parlare della difesa, ma della squadra. Si vince e si perde da squadra. Abbiamo giocato male dall’inizio e questo è strano. Dobbiamo essere concentrati dal primo minuto, soprattutto in partite di questo livello. Dobbiamo ancora lavorare molto: in questo momento siamo forti sulla carta, ma non in campo. Siamo in una posizione buona per riprenderci. Dobbiamo prenderci tutti le responsabilità: il tecnico, i giocatori e lo staff. Siamo uniti sia nei momenti positivi che nelle difficoltà. Spero tramite il lavoro di avere più periodi positivi che negativi. Devo risolvere questo problema: concediamo sempre almeno due gol a partita. Stiamo lavorando duramente per questo. Terry? Sta recuperando, ma voglio parlare dei giocatori che hanno giocato, non di quelli che non ci sono. Dobbiamo lavorare per trovare continuità, non dobbiamo pensare ad altro. Dobbiamo dimostrare di essere una grande squadra sul campo. Dobbiamo riflettere su queste due sconfitte contro due grandi e rimanere umili per capire cosa è necessario fare per migliorare“.

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