Asamoah e Rugani fuori 45 giorni: ecco il report medico

 ORE 14 – IL REPORT

La Juventus ha comunicato, tramite il suo sito ufficiale, il report medico dallo J-Medical.

“Venendo alle condizioni di Daniele Rugani e Kwadwo Asamoah, gli esami strumentali ai quali in giocatori infortunati nel corso della gara di ieri sono stati sottoposti nella mattinata odierna presso il J|Medical, hanno evidenziato per Asamoah la rottura del menisco mediale del ginocchio destro e per Rugani una distrazione del legamento collaterale laterale del ginocchio destro.

Per il primo è previsto un approccio di tipo chirurgico per via artroscopica i cui dettagli verranno decisi nelle prossime ore. Per il secondo è previsto un trattamento conservativo. Allo stato attuale, si prevede una prognosi per entrambi di circa 45 gg, che  potrà essere  meglio definita nei prossimi giorni. ”

ORE 10 – ANSIA PER ASAMOAH

Una vittoria importante per la classifica, ma una situazione infortunati che, nella trasferta di Palermo, si è allargata pesantemente con le defezioni di Asamoah e Rugani, che si vanno ad aggiungere a quelle di Marchisio e Benatia.

IL COMUNICATO DELLA JUVE

“Durante la partita di campionato di oggi, i calciatori Kwadwo Asamoah e Daniele Rugani hanno riportato un trauma distorsivo al ginocchio destro.
Entrambi verranno sottoposti ad accertamenti specialistici strumentali nella giornata di domani presso il J|Medical” – la nota della Juventus sul proprio sito ufficiale nell’immediato post partita del Barbera. Oggi, dunque, ci dovrebbero essere novità, anche se ci sono già delle indiscrezioni.

PAURA PER ASAMOAH

Il timore più grande riguarda Kwadwo Asamoah. Il ghanese, infatti, è uscito dallo stadio in lacrime dopo Ruganiessersi accasciato a terra senza nessun contatto. Si pensa a un interessamento dei legamenti, con un eventuale stop molto lungo. Per Rugani, invece, si dovrebbe trattare di qualcosa di meno serio, ma sicuramente non ci sarà per la trasferta di Zagabria. Buone notizie, invece, sul fronte Marchisio: il centrocampista sta iniziando a lavorare per i compagni, e nel giro di un mese potrebbe essere pronto per giocare la sua prima partita.

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