La sconfitta contro l’Inter è stata solo un acutizzarsi del suono della campanella d’allarme della difesa bianconera: 4 gol in altrettante partite di campionato sono un dato mai registrato per la BBC. Dato ancora più allarmante se si considera che ben 3 di questi gol sono scaturiti da calcio d’angolo. Cos’è successo a quello che è considerato il punto di forza della Juventus? Abbandoniamo gli allarmismi e analizziamo con lucidità ciò che sta accadendo al muro della Juventus.
CENTROCAMPO – Ma non sarebbe corretto attribuire le colpe dei gol subiti solamente alla difesa. La difesa compone le fondamenta della squadra ed è ovvio che, se cede il centro del muro, tutto ricada su di essa. Non una metafora a caso: il centrocampo, sicuramente non brillante sino a qui, sta condizionando le prestazioni della difesa. La mancanza di uno schermo adeguato davanti alla difesa – eccezion fatta per Lemina – costringe il reparto arretrato agli straordinari. La mancanza di adeguati incontristi nel mezzo, inoltre, fa sì che spesso la linea di centrocampo si abbassi a livello della difesa, portando più avversari in area di rigore bianconera. Un lavoro extra quindi, più difficile da affrontare quando ancora la condizione fisica non è al top, che sfocia inevitabilmente in errori ed imprecisioni. Ma non solo. La mancanza di un vero regista – con Pjanic che sembra troppo forzato in quella posizione – ha fatto sì che troppe volte ci si dovesse affidare al regista aggiunto della Juventus, Bonucci. Un regista aggiunto, però, diventa un’arma vincente quando rimane tale, ovvero un asso nella manica da sfoderare quando la vera fonte di gioco è bloccata. Lasciare l’impostazione del gioco sempre al numero 19, sebbene le sue doti siano indiscutibili, produce troppi lanci lunghi, che spesso equivalgono ad una palla persa e ad un nuovo attacco avversario.
ESTERNI – Un altro fattore da non sottovalutare è il cambio degli esterni rispetto alla stagione passata. L’arrivo di Dani Alves e la promozione a titolare di Alex Sandro garantiscono sicuramente più spinta e qualità ma anche meno copertura. Soprattutto l’ex Barcellona, in queste prime partite, ha spesso trascurato la fase difensiva costringendo Barzagli a operare da terzino e ad allargare le maglie della difesa.
SOLUZIONI – In attesa di tornare a vedere una difesa brillante, supportata da un lavoro adeguato del centrocampo, due sono le soluzioni per evitare che si incappi ancora in gol evitabili. La prima è il turnover. L’ampia rosa a disposizione di Allegri permette la rotazione dei titolari, in modo da concedere loro riposo per recuperare la miglior forma. L’arrivo di Benatia – che alla luce dell’avvio di stagione non sembra più esser stato solo uno sfizio della dirigenza bianconera – permette di inserire un giocatore che ha ben poco da invidiare ai titolari. L’infortunio del
Insomma, la campanella d’emergenza suona ma le attenuanti e le soluzioni non mancano. La storia della Juve dimostra la sua grande capacità di imparare dagli errori e non sarà un avvio poco brillante a condizionare il proseguo della stagione della BBC, pronta a riprendersi il ruolo da protagonista non appena la condizione fisica tornerà quella dei tempi migliori. Nell’attesa, spazio alle alternative di qualità, vero punto di forza – troppo presto dimenticato- dei campioni d’Italia.
This post was last modified on 21 Settembre 2016 - 23:48