Palla ad Hernanes, nessun fischio. Questa è la prima notizia di Juventus-Cagliari; il pubblico ha recepito il messaggio lanciato da Allegri in conferenza stampa e non ha bersagliato il brasiliano. Il giocatore risponde bene alla parziale fiducia accordatagli dal popolo juventino. Niente di speciale, intendiamoci, ma nessuna giocata azzardata e nessun errore grossolano come in passato. Il rapporto con i tifosi juventini non è mai stato dei migliori. Questa non è una novità. Fin dal suo arrivo last-minute che aveva convinto pochissimo, la scintilla non è mai scattata. Ma, in un momento come quello odierno, una Juventus orfana di Marchisio potrebbe affidarsi ad Hernanes?
LA PRESTAZIONE – La partita di Hernanes può non saltare all’occhio perché fatta di una sostanziale quanto straordinaria normalità. Pochi guizzi importanti, pochi lanci lunghi (come quelli di chi ha ricoperto quel ruolo, in passato) ma tante semplici cose fatte per bene. La zona nevralgica del campo è troppo importante per giustificare personalismi, il Profeta prova allora a calarsi nella parte e limita dribbling e doppi passi che spesso si sono rivelati fuori luogo in passato. Per quanto il fraseggio stretto sia importante, Hernanes si fa notare per una buona aggressività: è il primo a schermare gli attacchi avversari (passanti spesso per vie centrali); sfrutta benissimo i centimetri in occasione delle palle alte; raddoppia, spesso e volentieri, recuperando la sfera in più di una occasione. La posizione non permette grande confidenza con la porta, ma, a livello balistico, il numero 11 ha delle doti non indifferenti, e non latita a dimostrarlo con qualche conclusione che trova, se non necessariamente lo specchio della porta, almeno l’applauso (non così scontato) dei suoi tifosi. Insomma una prestazione da 6 in pagella. In attesa di migliori alternative, non sarebbe giusto affidarsi a chi riesce a svolgere il ruolo, probabilmente senza brillare, ma nemmeno senza sfigurare?
FUTURO – La soluzione Hernanes mediano davanti la difesa sembra una tra le più futuribili, le motivazioni che si possono addurre a una tale ipotesi sono molteplici. Il brasiliano conosce il ruolo meglio rispetto alla principale alternativa: Pjanic. Gode di un’annata di esperienza in più nello stesso ruolo rispetto al bosniaco che potrebbe soffrire di un periodo di adattamento. Proprio il suo impiego permetterebbe di spostare l’ex Roma nella posizione più congeniale, ovvero quella di mezz’ala. Il profeta ha tutta l’intenzione di scollarsi di dosso l’etichetta di ripiego e dimostrare che anche lui può incastonarsi in questa squadra di fenomeni. In attesa del ritorno di Marchisio, il brasiliano potrebbe risultare il più adatto a sostituirlo, anche per la buona stima di Allegri nei suoi confronti. La partita, dato il relativo blasone dell’avversario, non può ancora rappresentare un buon metro di misura, ma potrebbe segnare un crocevia per le scelte nel reparto mediano juventino, starà ad Allegri gestire, come sempre magistralmente, le carte a disposizione.
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