Il cambiamento, in casa Juve, è nell’aria già da un po’: anche in virtù del calciomercato fatto dai dirigenti bianconeri, è lecito pensare che Massimiliano Allegri avesse in mente di cambiare tatticamente già da qualche mese. Il progetto, con ogni probabilità, prevedeva un lavoro mirato in allenamento e un progressivo cambiamento tattico che permettesse a calciatori di passare dal 3-5-2 di contiana memoria alla difesa a quattro in modo non troppo brusco. La filosofia di Allegri, in fondo, è sempre stata questa: calma, ci vuole calma.
I risultati negativi ottenuti contro Siviglia e soprattutto Inter, però, hanno probabilmente fatto sì che questo processo subisse una forte accelerazione. Al di là del punteggio finale, è soprattutto quanto visto in campo che ha evidenziato i limiti del 3-5-2: Allegri lo sa e proprio per questo sta facendo lavorare i suoi per passare quanto prima alla difesa a quattro. Come al solito, il cambiamento avverrà solo quando il mister bianconero riterrà pronti i suoi uomini, senza affrettare nulla: non bisognerà quindi sorprendersi se, all’ultimo momento, domani contro il Cagliari Allegri optasse per il 3-5-2 nonostante il lavoro sulla difesa a quattro.
Le ipotesi di modulo con la linea difensiva a quattro, comunque, sono molteplici e affascinanti. Molto interessanti le opzioni 4-3-3 e 4-3-2-1, con Gonzalo Higuain punta centrale sostenuto da due tra Cuadrado, Dybala e Pjaca. Incuriosisce l’idea 4-3-1-2 con il ritorno di un trequartista dietro le punte: Dybala dietro Mandzukic e Higuain sarebbe ad oggi la scelta di uomini più probabile con questo modulo, mentre quando tornerà Marchisio a centrocampo non sarà impensabile vedere Pjanic dietro gli attaccanti. Infine, quello che potremmo definire 4-2-3-1, ma che in realtà è più un 4-2-fantasia: Khedira e Marchisio (o Lemina) davanti alla difesa e davanti Pjaca/Cuadrado, Pjanic, Dybala e Higuain liberi di fare più o meno ciò che vogliono. Spazio alla fantasia, spazio allo spettacolo.
Alessandro Bazzanella
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