La Juventus può vantarsi di essere la squadra italiana più forte del momento, ma non bisogna dimenticarsi che la Vecchia Signora ha avuto anche un grande, anzi, grandissimo passato. Tanti grandissimi giocatori sono passati da Torino: da Zoff a Scirea, da Tardelli a Sivori, senza dimenticare Platini, Del Piero, Baggio e tutti gli altri fenomeni che hanno vestito il bianconero. E uno di questi fenomeni è, sicuramente, Pietro Anastasi.
PAROLA A PIETRUZZO – Attaccante degli anni ’70, Anastasi è rimasto nei cuori di tutti i tifosi bianconeri, e quando parla è sempre ascoltato all’interno del popolo juventino. E Anastasi ha parlato durante il programma “Stile Juventus” su TMW Radio, rilasciando dichiarazioni molto importanti, soprattutto sul tema Champions. Ecco l’estrapolato delle dichiarazione dell’ex attaccante juventino: “La partita è nata male, ho visto poca aggressività e cattiveria. Ma può capitare che si incappi in prestazioni del genere, in cui si subisce il gioco delle avversarie e non si gioca al 100%. Le occasioni ci sono state pur non giocando una partita brillante e con un po’ di fortuna poteva vincerla. Dobbiamo essere realisti e dire che prima della gara si pensava a vincere facile, ma quando ci si mette in testa certe idee poi finisce sempre così. Da qui a dire che la Juve non è all’altezza della Champions ce ne passa, è stata solo una partita nata male e dalla prossima si rimetteranno le cose a posto”. Poi, Anastasi ha anche parlato dell’esclusione di Pjanic. “Pjanic? – dichiara Anastasi- Dopo un primo tempo come quello visto forse poteva metterlo dentro prima perché ha qualità e visioni di gioco. Però non si è trattato dell’assenza o meno di un giocatore, ma di errori commessi da tutta la squadra a causa di una concentrazione non altissima. Era una partita da vincere a tutti i costi e non ci siamo riusciti”. Infine, piccolo pronostico in vista di Inter-Juventus (ricordiamo che Anastasi è un doppio ex) e frecciatina finale alle maglie dei neroazzurri. ” Inter? Quelle magliette lì sono improponibili, il colore nerazzurro si deve vedere. Detto questo la gara è sempre il derby d’Italia e non ci sono favoriti nonostante la Juventus sia la squadra favorita per la vittoria. Mi preoccupa questo e non vorrei che nella mente dei giocatori si sottovalutasse l’impegno”.
Quando parla una leggenda bisogna ascoltarla…
Simone Calabrese
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