Passo falso: s’iniza col piede sbagliato. Il Siviglia blocca la Juventus su uno zero a zero che profuma di rimpianti. Quelli dei bianconeri, scesi in campo con l’atteggiamento sbagliato. Sampaoli porta a casa un punto d’oro, è il caso di dirlo: bravo, il cileno. Meno Allegri, ma ecco le pagelle dei suoi.
BUFFON, 6 – Mai chiamato seriamente in causa. Il Siviglia in veste eccezionalmente difensiva non gli crea particolari affanni.
BARZAGLI, 6 – Leggermente falloso, stranamente. Quattro volte viene richiamato dal direttore di gara, ma per il resto è la solita sicurezza. Poco in fase d’impostazione.
BONUCCI, 6 – Andalusi col tridente leggero e decisamente chiusi. Servirebbero i lanci di Bonnie, ma questa sera non sono molto precisi. Ordinaria amministrazione, per il resto.
CHIELLINI, 6 – Ottimo in fase difensiva: otto palle recuperate, sette anticipi riusciti. C’è da dire, però, che il Siviglia non crea molto in avanti. E a Chiello non si può chiedere l’invenzione.
DANI ALVES, 6 – Sì, fa tanto: ci prova, niente da dire. Crea cinque occasioni pericolose, ma sbaglia tanti, troppi cross. Serviva più spinta sugli esterni, Dani non riesce a garantirla.
KHEDIRA, 6 – Sempre al posto giusto, questa volta senza segnare. La sua intelligenza tattica sopperisce a qualche limite fisico, ma i due errori a inizio partita pesano. Quei due gol sono i due veri rimpanti.
LEMINA, 5.5 – Non è il classico regista: lo sapevamo, l’ha dimostrato. Questa volta è impreciso in alcuni casi: una sua palla persa, ingenuamente, rischia di regalare una palla-gol agli ospiti.
ASAMOAH, 4.5 – Chi? Cosa? Asa non è pervenuto. Tocca appena trenta palloni, quasi quanti i subentrati Pjanic e Alex Sandro. Colpa di una condizione fisica da perfezionare, dopo mesi fermo. (PJANIC, 6 – Parte dalla panchina, a sorpresa. Entrato, cerca di cambiare la partita: sono pennellate di talento, le sue. Poteva essere una chiave per aprire il Siviglia, ma non ci riesce).
EVRA, 5.5 – Ecco: l’esperienza di Patrice sarà fondamentale. Ne siamo sicuri, ma c’è la condizione su cui lavorare. Gli anni si fanno sentire, la mancanza del campo pure. La spinta di Alex Sandro è altra cosa, anche se il francese sa il fatto suo e fa bene. (ALEX SANDRO, 6 – Il brasiliano mette il turbo sulla fascia sinistra. La sua esplosività avrebbe potuto cambiare le carte, ma si è preferita l’esperienza. Rischia anche di segnare).
DYBALA 6.5 – Sampaoli lo ingabbia: l’avrà osservato bene. È il perno del nuovo corso bianconero, il faro della manovra. È seguito passo dopo passo, ma lui ha l’intelligenza per smarcarsi. E crea, anche se non si riesce mai a definire. (PJACA, sv – Il croato entra di nuovo dalla panchina. Sprazzi di talento, avrà modo di farsi ammirare).
HIGUAIN, 6 – È l’uomo per la Champions: pochi giri di parole. Queste devono essere le sue partite: serve che faccia la differenza. Non l’ha fatta, ma si è sempre fatto trovare pronto: la traversa gli nega la gioia del gol.
ALLEGRI, 5 – Juve-Siviglia è una partita cerebrale: la perde, Max. Ma la perdono anche i suoi, a livello mentale: c’è bisogno di più fame, meno presunzione. Poteva fare di più, il tecnico: Sampaoli sorprende, cambia atteggiamento. Al Siviglia chiuso risponde una Juve attendista, che ha pochi sbocchi sugli esterni. Sarebbe servita più esplosività: chiedere ad Alex Sandro e Cuadrado. Non sempre l’esperienza paga, a quanto pare.
This post was last modified on 15 Settembre 2016 - 12:57