Per il Pipita stasera ricomincia la ricerca della pepita d’oro più preziosa che c’è, un trofeo color argento che una volta sollevato garantisce l’accesso nell’Olimpo del calcio. La ricerca della pepita è spesso lunga e laboriosa. Il Pipita si è messo in viaggio quasi dieci anni fa, quando giocò per la prima volta in Champions con il Real Madrid. E’ andato avanti tra alti e bassi, passando da una semifinale a un’eliminazione nel preliminare. Torna in pista dopo tre anni di assenza dalla fase finale per togliersi di dosso una scomoda etichetta: vincente in campionato, ma non nel giardino europeo.
PIPITA D’EUROPA – Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, con tre goal in tre partite Higuain ha messo il timbro sulla Serie A: in campionato ha segnato ogni 39 minuti, mai era partito così bene in Italia. L’assegno di novanta milioni che Andrea Agnelli ha staccato per pagare la clausola rescissoria, gli ricorda che le casse vanno rimpinguate: la Champions ti dà la gloria, ma porta anche tanti soldi, solo con il passaggio agli ottavi la Juve incasserebbe più di sessanta milioni. Segnando reti decisive in Coppa Gonzalo potrebbe ripagare in fretta la sua nuova squadra. I goal non sono tutti uguali: quelli in Champions pesano di più, perchè l’Europa è affascinante e unica, ma anche più complicata, per questo ci vuole una dose più abbondante di sangue freddo. Higuain ha giocato 55 partite in Champions e ha fatto centro solo 14 volte. Si può far meglio, soprattutto sulla scia dell’entusiasmo dopo la partenza monstre con la maglia bianconera.
This post was last modified on 15 Settembre 2016 - 01:00