Dal Centro sportivo del Catalogna di Holly al JTC di Dybala. La Juventus cresce ancora

Risale a più di dieci anni fa l’anticipazione indiretta e insolita dello J-Village in costruzione nell’area della Continassa a Torino. Basta solo ripensarci, ed i fans di Holly e Benji sicuramente rivedranno un momento ben preciso del cartoon grazie alle anticipazioni ed alle foto divulgate sulla bomboniera bianconera dai colleghi di Tuttosport.

IL CENTRO SPORTIVO DEL CATALOGNA A TORINO – Nell’ultimo capitolo del manga calcistico più apprezzato e conosciuto, infatti, Capitan Tsubasa (meglio conosciuto come Oliver “Holly” Hutton) si reca in Spagna per tentare la scalata al calcio che conta, ovvero quello europeo. Il suo sogno è quello di giocare nel Catalogna (per tutti noi il Barcellona), top club che vanta un centro sportivo fuori dal comune e che lascia a bocca aperta il giovane talento nipponico. Il ricco scenario prevede un campo delle giovanili, dove il sogno di sfondare viene coltivato e cullato sin dalla più tenera età, e il “Mini-stadio”, teatro della Squadra B simbolicamente collegato da un ponte al tempio della Prima Squadra (il glorioso Camp Nou). Basterà attraversarlo quel ponte, e la camminata più auspicata dal campioncino diverrà a quel punto la più importante della sua carriera. Il medico dei catalani che accompagna Hutton nel piccolo tour è chiaro sul perchè della visita: lo scopo non è tanto far conoscere le strutture al nuovo acquisto, quanto fargli capire e respirare l’aria di un percorso che in quella città i bambini divoratori di calcio compiono con la speranza di giungere presto sino al terzo glorioso stadio. Il concetto è semplice: mantenere sempre ben in vista l’obiettivo ultimo, il Camp Nou che durante gli allenamenti quotidiani farà da sfondo al sudore e alla fatica spronando a dare il massimo.

090905724-a45819bd-a411-4f6d-94ae-eb5a7ac1ac14JUVENTUS TRAINING CENTER – Sarà un po’ quello che accadrà a Torino alla consegna dei lavori del J-Village, prevista il 30 giugno 2017. La Juventus, con l’acquisto per un periodo di 99 anni rinnovabile del diritto di superficie sull’Area della Continassa dal Comune, avvenuto nella primavera del 2013, sta ultimando il proprio “villaggio” con lo scopo di raggruppare in un’unica grande area ubicata a due passi dallo Stadium l’intero agglomerato di campi da gioco, di palestre avveniristiche, di piscine adatte alla riabilitazione come al potenziamento muscolare, della nuova sede societaria e di quella medica e, infine, di una sala video ed un’altra predisposta alle terapie e ai massaggi. Il tutto avrà un nome: JTC, acronimo di Juventus Training Center. Tuttavia, la parte sicuramente più appetibile alla vista e che rappresenta il fiore all’occhiello dell’intento societario dovrebbe essere rappresentata dai quattro campi da gioco che potrebbero sorgere a pochi passi dallo Juventus Stadium. E’ in questo caso d’obbligo l’utilizzo del condizionale per via di più possibilità che, in alternativa, prevedono la costruzione di un solo enorme rettangolo verde oppure, come terza opzione, di otto piccolini.

CITTADELLA BIANCONERA – Ad ogni modo, al di là della modernità e dell’avanguardia delle strutture, lo J-Village sarà una vera e propria cittadella all’insegna dei colori bianconeri. Una fortezza allargata, che non riguarderà dunque solo lo Stadium e i risultati delle singole partite, ma andrà oltre. Proprio come il centro sportivo del Catalogna nel cartoon, quello della Juventus osserverà lo schema piramidale non tanto nella forma, quanto nella concezione del progetto. Si parte dal basso, dai sogni e dalle speranze dei giovani che proveranno ad arrivare in alto per vestire i colori di quella che, probabilmente, sarà nella maggior parte dei casi anche la loro squadra del cuore, del quale ammireranno il colosso Stadium sempre e comunque. Da ogni angolo del Village come fosse la cattedrale della loro religione calcistica. Lo stadio dei “grandi”, presente con discrezione, ad ogni ragazzo con le mani sui fianchi ricorderà gli incitamenti del capitano Buffon, le urla del guerriero Bonucci, la classe e i dribbling di Dybala o la tenacia di una roccia come Barzagli. Basterà alzare la testa e guardarlo, non occorrerà altro per riempire i polmoni non solo di bianconero, ma anche del sogno professionistico, ovunque porterà la strada tortuosa di ognuno.

Banner-Editoriale-Rocco-CreaCOLPO D’OCCHIO ALLA CITTA’ – Sino a qualche anno fa, tra l’altro, l’Area della Continassa (a soli 3 km dalla Reggia di Venaria Reale) viveva un completo stato di abbandono, testimoniato dalla presenza di strutture instabili cui al loro interno cominciava a crescere persino la vegetazione. Roulotte abbandonate, ferraglia arrugginita e cornicioni pericolanti completavano il quadro. Insomma, un’area priva di vita e pericolosa, come del resto lo sono tutte quelle delle grandi città lasciate morire, che la Juventus, nonostante qualche polemica, ha provveduto ad acquistare, bonificare e riqualificare (compiti e spese che altrimenti sarebbero spettati al Comune). Una manovra da cui trae giovamento non solo la Juventus, come è ovvio che debba essere per chi investe, ma anche la stessa città di Torino, che fra qualche mese si ritroverà con una grande area (180.000 metri quadri) nuovamente ristabilita e ripristinata all’urbanizzazione.

Rocco Crea (Twitter @Rocco_Crea)

 

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