Finisce 3-3 la prima sfida tra Juventus e Torino di questa stagione. Il derby verrà riproposto in altre vesti (le più attese sono, ovviamente, Primavera e prima squadra), ma intanto gli Under 17 si sono dati battaglia vera. Sotto un sole cocente, che ha proiettato il campo di Grugliasco direttamente in pieno luglio, i ragazzi non si sono risparmiati, dando vita a un’altalena di emozioni davvero impressionante.
Dopo l’esordio positivo, Cei si affida alla stessa ossatura, ritrovando Sbordone e perdendo Lombardi, squalificato dopo il rosso rimediato nella prima gara. E l’impatto con il match è estremamente positivo, con una Juve padrona che, all’8′, è già in vantaggio grazie a una bellissima punizione di Narciso, nuovo arrivato che ha mostrato qualità tecniche notevoli, ma anche difetti da limare il prima possibile. Il vantaggio, però, ha fatto sentire subito sazi i bianconeri, che hanno lasciato spazio alla reazione granata. Il Torino non ha perdonato.
Dopo appena tre minuti, Millico trova il gol del pareggio, e pochi istanti più tardi Gonella completa la rimonta. 2-1 e superiorità certificata anche con un controllo della gara quasi totale. Il pallone gira meglio nei piedi dei granata e fisicamente sembra non esserci partita. Sugli esterni, poi, la squadra bianconera soffre davvero troppo. Giornata da dimenticare per Martino e Abreu.
Nella ripresa Cei prova, con i cambi, a suonare la sveglia, ma è il Torino, ancora con Millico, a trovare il tris. Siamo al 4′ e la partita sembra già chiusa. E invece, appena quattro minuti dopo, il risultato indica 3-3. Al 6′ Nicolussi trasforma il rigore concesso per fallo di mano di De Pierro, e all’8′ Sbordone, imbeccato magistralmente dal neoentrato Morachioli, aggira il portiere avversario e deposita in porta.
Raggiunto il 3-3, la Juve non preme, e lascia spazio al Torino, che sfiora più volte il nuovo vantaggio, ma, alla fine, deve alzare bandiera bianca quando, al 24′, Coppola compie un intervento scellerato su Sbordone. Rosso diretto e, di fatto, fine della gara. La Juve non ha più energie per attaccare e il Torino, con un uomo in meno, si accontenta del pari.
Edoardo Siddi
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