L’idea del romanticismo che accompagna il mondo del calcio è spesso associata con il numero 10, una figura quasi mitologica. Un deus ex machina in grado di cambiare da solo le sorti di una partita con il genio e la fantasia. Tanti gli esempi illustri: dai più recenti Baggio, Del Piero e Totti fino ad arrivare agli intramontabili Sivori e Rivera, simboli di un’epoca lontana nel passato ma vivida nella mente.
Nella big dell’attuale Serie A la maglia numero 10 è quasi un esemplare in via di estinzione: Juventus e Napoli hanno preferito non assegnarla, in quel di Milano è di proprietà dei separati in casa Jovetić e Honda mentre a Roma Totti, com’è ovvio che sia, gioca sempre meno con il sopraggiungere dell’età.
Un argomento che giocoforza fa discutere. Tanti infatti i nostalgici e gli amanti del bel gioco che vedono nell’assenza del fantasista un motivo di decadimento del nostro calcio. Tra questi c’è un nome illustre che ha incarnato al meglio questa figura in maglia bianconera: parliamo di Alex Del Piero. L’ex capitano ha commentato su Twitter un articolo della Gazzetta dello Sport che faceva riferimento proprio alla “scomparsa” del 10. Questa la risposta di ‘Pinturicchio’: “Ora che i panda non sono più a rischio estinzione… Proteggiamo il numero 10! Ne conosco uno bravo che vive a L.A…”. Tanta l’ironia nelle parole di Del Piero, oltre che un velo di tristezza, per un passato che non c’è più.
Ora che i panda non sono più a rischio estinzione… Proteggiamo il numero 10!
Ne conosco uno bravo che vive a L.A… @SkySport— Alessandro Del Piero (@delpieroale) September 8, 2016