Dopo aver saltato i primi due turni di campionato a causa di acciacchi fisici accusati nell’amichevole in famiglia a Villar Perosa, Miralem Pjanić è pronto a debuttare in Serie A con la maglia della Juventus.
CABINA DI REGIA – Il primo rinforzo in ordine cronologico dall’ultima campagna acquisti, dunque, è pronto al 100% per posizionarsi in cabina di regia e dirigere l’orchestra bianconera a suon di illuminazioni e verticalizzazioni. Tuttavia, prima di ammirare le gesta tecniche del bosniaco sul rettangolo verde, è bene fare chiarezza su alcuni punti. Intanto Pjanić non sarà il nuovo Pirlo della Juventus, calci di punizione a parte. Al di là del fatto che il Maestro resterà tale per sempre, Allegri potrebbe chiedere a Miralem un compito differente, pur mantenendo la stessa mattonella nello scacchiere titolare. L’ex giallorosso dovrà dettare i tempi di gioco affiancato da Khedira e Asamoah o Lemina, vero, tuttavia dovrà garantire maggiore copertura anche in fase di interdizione rispetto a quanto era in grado di offrire lo stesso Pirlo.
IN FUTURO UN CAMBIO RUOLO – Del resto i numeri sono dalla sua parte. Pjanić è giocatore duttile, in grado di ricoprire più ruoli all’interno del reparto di mezzo. Naturalmente il meglio del repertorio potremmo ammirarlo attraverso le giocate offensive, con inserimenti senza palla dietro le punte o con filtranti deliziosi che per anni hanno infiammato lo stadio Olimpico. E, a tal proposito, mister Max potrebbe avere in mente già un disegno futuro con il rientro di Marchisio. Il principino, infatti, tornando ad organizzare il gioco dalle prime battute consentirebbe proprio al compagno di squadra di avanzare sulla trequarti, regalando ad Allegri una soluzione mai abbandonata, ma semplicemente accantonata nell’attesa degli interpreti giusti: il 4-3-1-2 con Pjanić trequartista.
IL PRESENTE – Ad ora però, è bene pensare soltanto al presente. Si comincerà sabato alle 18:00 nella sfida interna contro il Sassuolo, avversario ostico che battezzerà per l’appunto l’ex romanista alla prima gara in maglia bianconera. Contro la banda di Di Francesco, Pjanić offrirà un saggio della sua classe nel ruolo di playmaker dunque, a cui tuttavia Allegri chiede di non stazionare soltanto tra le retrovie, ma di provare a guadagnare metri e tentare l’inserimento senza palla tipico del suo repertorio. L’arma bosniaca, infatti, potrebbe rappresentare un terminale aggiunto letale per la retroguardia avversaria, che proprio Allegri non vede l’ora di perforare sfruttando le doti tecniche e i tempi di gioco del suo jolly. L’era Pjanić è all’alba.
Rocco Crea (Twitter @Rocco_Crea)