Chiellini e la notte no di Haifa. Quando una partita storta conta più di mille battaglie

Che Giorgio Chiellini non abbia vissuto una delle sue migliori serate in azzurro ieri contro Israele è indiscutibile, ma da questo a scagliarsi contro il difensore bianconero come abbiamo visto fare dalla gran parte della stampa nostrana, ce ne passa di acqua sotto i ponti. Ne abbiamo lette davvero troppe per continuare a dare seguito a questa carneficina mediatica e oggi vogliamo prendere una posizione chiara, a difesa di Chiellini, per quanto il roccioso difensore non necessiti di essere difeso.

PRESTAZIONE NEGATIVA – Non vogliamo fare l’avvocato del diavolo e difenderemo sempre quel principio di onestà intellettuale che è, e deve essere, alla base di una buona informazione, altrimenti andiamo tutti allo stadio a fare gli ultras e tanti saluti. Il numero 3 bianconero ieri ha giocato male, peccando di ingenuità, commettendo due falli stupidi che magari in Italia non ti fischiano, ma magari sì e rischi di lasciare la tua squadra in 10 nel momento più delicato. Chiellini ha peccato di decontrazione nel momento in cui azzarda un disimpegno nella trequarti difensiva, avviando l’azione del momentaneo 1-2.

CRITICA INDECENTE – Tutto questo è un dato di fatto e non staremo qui a discuterne, però permetteteci una disamina di quanto letto oggi sui quotidiani nostrani. Chiellini è stato dipinto come un bollito, come anziano, come inadeguato al calcio moderno e alla nazionale. Troviamo davvero sconcertante la facilità con cui dopo una singola partita storta i media italiani possano scagliarsi contro un giocatore, ancor più se tesserato dalla Juventus. Sarebbe peggio se facessimo riferimento ai social media, giacchè popolati da sedicenti esperti di calcio e selezionatori esperti che ieri sera hanno sfogato il loro bagaglio calcistico da bar, etichettando Chiellini come indegno della maglia azzurra.

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PROMEMORIA – Beh a tutti questi intenditori vogliamo ricordare che si sta criticando uno dei migliori difensori italiani degli ultimi anni. Chiaramente non parliamo di un giocatore dotato della classe e della tecnica di Verratti o di Pirlo, come nemmeno del senso tattico di Barzagli e Bonucci, ma stiamo parlando di un giocatore di lotta, di sudore e di sangue (chiedere al suo naso e alla sua testa così frequentemente rattoppati a partita in corso). Parliamo di un giocatore che non molla un centimetro, un giocatore che sa far sentire la propria presenza e la propria fisicità agli avversari e gente come Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic e lo stesso Higuain ne sa qualcosa.

A questo punto potremmo stare qui a parlare ore e ore, ricordando a tutti gli smemorati quanto fatto da Chiellini negli ultimi anni, ma eviteremo, semplicemente preferendo confermare tutto il nostro sostegno ad un ragazzo che è incappato in una prestazione negativa ieri sera e forse in un avvio di stagione sottotono, ma stiamo comunque parlando di un giocatore di livello mondiale, che merita il rispetto e il supporto da tutti gli italiani, soprattutto quando indossa la maglia azzurra. Altrimenti, andate pure al bar a fare gli allenatori e i ct, tanto quello insieme alla critica feroce è uno sport in cui siete imbattibili.

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