Israele 1-3 Italia. Inizia con una vittoria il percorso verso il mondiale dell’Italia di Ventura. Quello che contava – specie in un girone dove solo la prima si qualifica direttamente – era proprio il risultato. Poco importa, per il momento, se la prestazione non è stata entusiasmante, la mentalità è stata quella giusta: aggressività, capacità di soffrire come una vera squadra e qualche ottimo spunto personale. Contrariamente ai pronostici, seppur quasi mai in discussione, è stata una vittoria sofferta, complicata dall’espulsione di Chiellini che ha lasciato la squadra in 10 per una mezz’ora abbondante. Vediamo in dettaglio le prestazioni degli azzuri.
Buffon, 6,5 – Incolpevole sulla magia di Ben Haim, prima della quale non era quasi mai stato impegnato. Nel secondo tempo, con il risultato in bilico, respinge male un tiro non irresistibile sulla cui ribattuta, però, compie un autentico miracolo salvando il risultato. Un eterno fenomeno.
Barzagli, 6 – Anche quando non brilla merita una sufficienza abbondante. Sbaglia poco in chiusura ma commette qualche imprecisione nell’impostare. Una certezza.
Bonucci, 6,5 – Finalmente torna al centro della difesa dopo i problemi familiari che lo hanno coinvolto. Impiega una mezz’ora per riprendersi la scena: dopo un inizio con qualche lancio a vuoto di troppo, sua la chiusura magistrale che fa partire l’azione in cui Bonaventura guadagnerà il rigore. Secondo tempo di ordinaria amministrazione dove ricalibra pure il suo piede destro. Ben tornato!
Chiellini, 4 – Un inizio di stagione difficile che sfocia in una prestazione disastrosa. Passaggi sbagliati e palle perse che avrebbero potuto causare effetti ben peggiori con un avversario di caratura maggiore. La sua serata da incubo si conclude al 55′ per un doppio giallo ineccepibile. Da recuperare.
Verratti, 8 – Era lui il grande osservato dopo l’assenza agli europei. Le aspettative non solo non sono state deluse ma anche superate. Se la sua classe e la sua capacità di tessere gioco e dribblare sono ben note, quelle di difendere e recuperare palloni sono una piacevolissima novità. Insegue ogni avversario, rubando palloni e interrompendo azioni compiendo pochissimi falli. Tenacia e classe che si palesano quando riesce a tenere il pallone prima di allargare per Antonelli in occasione del gol del 1-0. Mostro.
Antonelli, 6,5 – Ventura lo schiera a sorpresa e lui ripaga la fiducia. Tanta corsa, grinta e una palla solo da spingere dentro per Pellè. Promosso.
Candreva, 7 – Quando gioca lui la fascia destra è altra cosa: fa avanti e indietro come se gli Europei non fossero mai finiti. Quando crossa è sempre pericoloso, lo sa bene Pellè che non deve nemmeno saltare quando i palloni provengono da destra. Un cecchino dal dischetto per il gol del 2-0. Quantità e qualità.
Parolo , 6 – Siamo sinceri, non fa la solita figura quando al suo fianco gioca uno come Marco Verratti. Nonostante questo ci mette voglia e spirito di sacrificio, senza risparmiarsi mai. Nove in condotta.
Bonaventura, 6,5 – Ottima l’intesa con Antonelli sulla sinistra, corre e cerca sempre la profondità. Pregevole lo spunto con cui si guadagna il rigore. Prezioso.
Eder, 6 – Non lo stesso Eder che abbiamo ammirato agli Europei. Corre spesso a vuoto e si fa sistematicamente anticipare sulle palle verticali di Bonucci. Con la sua corsa libera però gli spazi a Pellè. Utile.
Pellè, 7,5 – Chi pensava che l’avventura in Cina segnasse la fine del suo idillio con la nazionale dovrà ricredersi. Risponde presente alla prima occasione buona, fa a sportellate per tutta la partita e conclude servendo un assist meraviglioso ad Immobile. Il rigore è un lontano ricordo. Perdonato.
Ogbonna, 6 – Entra con il compito di non concedere nulla e di evitare il gol del pareggio. Tranquillità e missione riusciuta. OK.
Immobile, 7 – Evidentemente Ventura risveglia la sua fame di gol. Entra con la voglia di spaccare il mondo e dopo poco spacca la porta con un diagonale che chiude la partita. Sfiora la doppietta nel finale. Una forza.
Florenzi, 6 – Fa il suo entrando in un momento dove la spinta offensiva era ridotta ai minimi termini. Utile.
Ventura, 7,5 – Non stravolge nulla e riparte dalle certezze che ci hanno fatto sognare agli Europei. Verratti metodista è una sua convinzione che dà subito i frutti sperati. Coraggioso quando decide di schierare un altro attaccante nonostante l’inferiorità numerica, azzeccando una mossa che permette di chiudere la partita. Chi ben comincia è a metà dell’opera.