La giornata di mercoledì è stata pazzesca, e a tratti ha rasentato il comico. Witsel era già a Torino, aveva sostenuto le visite mediche e aspettava solo di firmare il tanto sognato contratto. Ma poi è successo qualcosa: dalla Russia non è arrivato niente, e il trasferimento è saltato. L’uomo più accusato dell’essersi intromesso nell’affare è stato Lucescu, l’allenatore dello Zenit. Il tecnico, però, non ci sta, e ha risposto alle critiche.
L’INTERVISTA – Ed è per questo che ha deciso di rilasciare una lunga intervista a “Tuttosport”. Tanti i temi toccati dal tecnico dei russi. In primis, ovviamente, l’affare Witsel: “Non è vero che sono stato io a bloccare Witsel alla Juventus. E sentire che tutti diano la colpa a me, mi fa stare male. A Witsel avevo dato l’ok per la Juventus, altrimenti mercoledì non sarebbe potuto andare a Torino per effettuare le visite mediche. La verità è che è mancato il tempo perché la trattativa con la Juventus è stata riaperta soltanto a inizio settimana, in precedenza Witsel aveva rifiutato altri club importanti e ad un certo punto aveva detto che sarebbe rimasto fino a giugno 2017, cioè a scadenza. Motivo per cui non ci eravamo mai preoccupati troppo di trovare un sostituto di Axel. Un giocatore al suo posto sarebbe stato indispensabile, però in due giorni è complicato comprarne uno altrettanto bravo. Io, comunque, ce l’ho messa tutta: a Nyon, durante la riunione dei tecnici Uefa, mi hanno visto tutti, compreso Allegri che era lì con me: sono stato tutto il giorno al telefono, avrò parlato con dieci procuratori… Il giocatore giusto lo avevo anche trovato e non è quello del Benfica di cui si parla. Però il club russo proprietario di quel giocatore, sapendo che noi eravamo in trattativa con la Juventus per cedere Witsel, all’ultimo momento ci ha chiesto una cifra impossibile. Quella squadra ha stoppato il nostro possibile acquisto e lo Zenit, di conseguenza, ha fermato Witsel. Anche lo Zenit è un club ambizioso, con molti tifosi, mica può vendere un big senza comprare un sostituto. Pensate che un altro allenatore si sarebbe comportato diversamente al posto mio? E’ più facile scaricare le responsabilità su di me, però in realtà sono mancati i tempi per portare a termine un’operazione del genere. Anche Marotta mi ha chiamato alle 22.30, ma io prima di dargli una risposta ho voluto parlare nuovamente con il mio direttore, il quale a quell’ora mi ha detto che ormai non si sarebbe potuto fare quasi più nulla. Della Juventus ho il massimo rispetto, è un top club mondiale, però sinceramente per acquistare un grande giocatore come Witsel avrebbe dovuto evitare di ridursi all’ultimo momento. Axel sarebbe stato l’ideale per sostituire Pogba. Ma Pogba era stato ceduto da quasi un mese…”.
HERNANES? NO GRAZIE – Lucescu ha poi parlato della possibilità di ottenere in cambio Hernanes. Le parole del tecnico, però, scaricano il brasiliano, e rivelano un altro progetto: “Hernanes come contropartita? Ci interessava Bentancur. La Juventus ha un’opzione sull’uruguaiano del Boca Juniors e la nostra idea era portarlo in Russia e concedere comunque ai bianconeri una corsia preferenziale per il futuro. Non ci siamo riusciti. Lo ripeto: il tempo era poco. Se c’è la possibilità di rimettere in piedi l’operazione con la Juventus già per il mercato di gennaio? Perché no, è una possibilità. Ma i bianconeri dovranno muoversi per tempo, con una proposta giusta”.
Lucescu lascia aperta la porta per gennaio. La Juve deciderà di portarlo subito a Torino o aspetterà che arrivi a zero l’anno prossimo? La vera risposta è solo nella testa dei dirigenti juventini…
Simone Calabrese
This post was last modified on 3 Settembre 2016 - 10:26