Mercato finalmente chiuso, come dicono molti tifosi e anche molti addetti ai lavori. Un’estate scoppiettante si è conclusa senza un vero botto, anche se in casa Juve ha fatto molto rumore il “non botto” finale: il dietrofront dello Zenit (o se preferite di Lucescu) e il conseguente mancato arrivo ormai praticamente annunciato di Axel Witsel ha destato più scalpore del ritorno ufficiale e pressochè definitivo di Cuadrado. Non è andata meglio in casa altrui, se è vero che il “colpo” di giornata è stato il passaggio di Mati Fernandez dalla Fiorentina al Milan e forse, almeno a livello economico, quello di Maksimovic dal Toro al Napoli. Meglio il penultimo giorno, con il portierone della nazionale inglese Joe Hart accasatosi in prestito ai “cugini” granata, a dimostrazione di una serie A che forse ritorna ad esse un minimo affascinante. Ciò detto, il mercato della Juve è di primissimo piano, e non può essere il mancato arrivo di Witsel a bocciarlo in toto. Certo, se lo scopo era trovare il vice Pogba, possiamo dire che non sia stato raggiunto. Ma siamo davvero sicuri che fosse proprio quello l’obiettivo?
IN PRINCIPIO ERA ANDRE’ GOMES – Quando si iniziava a capire che Pogba avrebbe fatto le valigie, o che fosse molto tentato dal farlo causa richiamo della casa madre Manchester United e dei conseguenti fiumi di milioni che gli venivano proposti, è iniziata quella che sembrava una spasmodica ricerca del suo sostituto. E di nomi ne sono circolati davvero tanti, probabilmente troppi per essere veri obiettive propri di mercato. Il primo fu il portoghese André Gomes, che però molto in fretta si è sistemato in blaugrana rendendo vane le avances della Juve. Arrivo che sembrava poter aprire spiragli insperati per Mascherano, in un certo momento dato molto vicino alla Vecchia Signora anche grazie alla mediazione del neo acquisto Dani Alves che provava a “portarselo dietro”, ma non se ne fece niente. Sono di queste ore le voci che anche Rakitic, e sempre per “colpa” di Gomes, avesse pensato di migrare sotto la mole, ma sappiamo che non è successo. Da lì è iniziato uno sciorinare di nomi tra seri e boutade: Kovacic, Matic, Witsel, e poi Matuidi che sembrava fatto e poi saltato, Sissoko, Luiz Gustavo, qualche voce addirittura su James Rodriguez e il sempreverde Isco… insomma, quasi ogni giorno ne veniva fuori uno nuovo.
L’ANALISI DEL RUOLO – come è facile pensare, è impossibile che così tanti giocatori possano essere tutti simili tra di loro e a loro volta simili a Pogba. Di tutti, forse proprio il connazionale Matuidi poteva ricalcarne le zolle con gli stessi dettami e risultati analoghi, e difatti è stato il più seguito e corteggiato, fino ad avere un accordo quasi totale poi saltato in maniera analoga a quanto sarebbe successo qualche giorno dopo con Witsel. La sensazione è dunque che la Juve non cercasse davvero un’alternativa all’ormai ex numero 10, ma piuttosto un centrocam
Senza trascurare che Pjaca è un jolly importante, e che lo stesso Cuadrado, educato tatticamente lo scorso anno, potrà anche essere usato come interno destro liberando di fatto Khedira. Insomma, le soluzioni in casa sono tante, e questo la dirigenza lo sa(peva). Quando una margherita ha così tanti petali, alla fine forse è più facile non scegliere che scegliere “tanto per”. Witsel è solo rimandato, e a questo punto arriverà addirittura gratis (o quasi, se si vorrà provare a gennaio). Per i giocatori che si volevano davvero non si è tergiversato né badato a spese, e vale da Higuain giù fino alla scommessa Pjaca. La sensazione è che la ricerca di un dopo Pogba fosse più che altro una chimera.
Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)
This post was last modified on 2 Settembre 2016 - 02:00