La maggior parte degli italiani ti ricorderà per quella rincorsa, davanti a Neuer, prima di sparare alto il rigore. Noi no, noi ricordiamo tutti gli juventini acclamarti quando Conte, agli europei, ti mandava a scaldarti. Sì, perché il popolo bianconero, nonostante Dybala, nonostante Higuain, aveva sempre un posto nel cuore per te. Te lo sei guadagnato in silenzio, valorizzando quei pochi momenti che ti venivano concessi: la tua entrata coincideva matematicamente con un aumento dello spettacolo e delle probabilità di veder il punteggio cambiare. Non lo dice un tifoso ma lo dicono i numeri, come ricorda il sito ufficiale della Juventus nel salutarti, tua la miglior media gol su 90 minuti, 0.8, in tutte le competizioni, e anche la migliore media tiri della sua squadra (4,1) e tiri nello specchio (1,6) fra tutti i bianconeri.
È delirio allo Stadium, è il momento in cui scrivi il tuo nome nel cuore del popolo bianconero. Ecco perché oggi, quando il tuo addio è ufficiale, non se ne va una riserva ma se ne va un grande uomo, umile ma con una grande personalità, un gregario ma decisivo: nei tre trofei conquistati la scorsa stagione rimarrà sempre anche la tua firma. Un peccato la tua partenza ma, probabilmente, sarebbe stato un peccato capitale lasciarti seduto in panchina per la maggior parte del tempo. Ecco perché tutti i tifosi bianconeri non possono che salutarti col sorriso e augurarti tutta la fortuna possibile. E ricorda, i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli. Tu, quel coraggio, non perderlo mai.
This post was last modified on 28 Agosto 2016 - 17:10