La partita di Dani Alves: costante spinta sulla fascia e accorto in difesa. Esordio positivo dell’ex-Barça

L’inizio della Juventus in campionato si presentava difficile contro una “nemica” storica come la Fiorentina ed Allegri finisce per andare sul sicuro con schemi e uomini rodati, facendo scendere in campo tra i nuovi acquisti dall’inizio il solo Dani Alves.

SPINTA COSTANTE IN ATTACCO – Il brasiliano non delude e mostra subito la sua enorme esperienza oltre che classe, trovandosi già a suo agio con i nuovi compagni. La dote maggiore di Dani Alves è la continua spinta in fascia in fase offensiva ed il verdeoro non delude i suoi estimatori: risulta sempre presente quando la Juve attacca, specialmente nel primo tempo, quando i bianconeri dominano la gara. Anzi, Allegri chiede a gran voce di servirlo di più. Con Alex Sandro mette in perenne difficoltà i terzini avversari, mettendo al centro diversi cross. Sono ben 4 su 7 quelli che trovano il compagno in area. Pericoloso anche negli inserimenti, viene anticipato all’ultimo secondo su un traversone di Alex Sandro da Alonso. L’ex-Barcellona prova anche il tiro da fuori area una volta ma è sfortunato, essendo rimpallato da un suo stesso compagno. Perfetta è la sua intesa con Dybala: i due sembrano trovarsi ad occhi chiusi e deliziano con diversi scambi palla a terra. E’ proprio l’argentino il giocatore con cui Dani Alves ama passarsi di più la sfera: i passaggi tra i due saranno in totale 43 tra dati e ricevuti.

OTTIMO NEL RECUPERO PALLA – Anche in fase difensiva il brasiliano non si smentisce e mette in risalto le sue doti migliori: il recupero della palla e l’anticipo. A fine gara sarà il migliore della Juventus in entrambe le voci: ben sette i recuperi come da foto sotto (Fonte: Stats Zone).

gara AlvesInfatti, il suo contributo nei raddoppi sull’uomo di Barzagli risultano decisivi e piace quando dopo aver perso un pallone a centrocampo per eccessiva leziosità, rincorre l’avversario fino a togliergli la sfera. Anche nei contrasti dà il suo contributo: ne vince 4 su 6, meglio di lui solo Alex Sandro con 5, dimostrando la sua tenacia da combattente.

ECCESSIVA CONFIDENZA NEL VERTICALIZZARE – Il terzino bianconero però dovrà migliorare alcuni aspetti. Ovviamente la preparazione fisica, come quella di tutta la squadra apparsa stanca dopo un’ora di gioco, ma soprattutto un’eccessiva confidenza nel cercare il passaggio in verticale a centrocampo che ha comportato diverse palle perse. Difese arcigne come quelle italiane non danno molto spazio alle facili verticalizzazioni. Inoltre, così come lo scatto anche il dribbling è venuto a mancare vista la non brillantezza fisica che ancora non si ha ad inizio campionato. Tutti i tentativi del numero 23 juventino, solo due tra l’altro, non hanno avuto esito positivo. Migliorando la condizione, crescerà anche la percentuale in questo fondamentale in cui Dani Alves eccelle, per la felicità di Allegri e di tutti gli juventini.

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