Alex Sandro e l’anno della consacrazione: è ora di diventare grande

Torniamo indietro nel tempo di 365 giorni: esattamente un anno fa a Torino era il grande giorno di Alex Sandro Lobo Silva, che negli uffici di corso Galileo Ferraris firmava il suo primo contratto con la Juventus dopo la sua esperienza al Porto. Un acquisto importante, costato alla dirigenza bianconera ben 26 milioni di euro: l’ennesimo segnale che era iniziata l’accelerazione, che l’obiettivo della Juventus era quello di formare una corazzata capace di dominare in Italia e giocarsela in Europa. Dopo l’acquisto di Evra l’anno prima, con Sandro la Juve si assicurava un futuro promettente su quella fascia sinistra che da tanti anni, prima dell’acquisto del francese, non era calpestata da giocatori di spessore. Editoriale-Alessandro-Bazzanella

D’altronde, però, il terzino sinistro è un ruolo particolare, per certi versi raro: trovare un giocatore di grande qualità in quella posizione non è assolutamente semplice. Anche per questo all’arrivo di Alex Sandro in bianconero c’era grande aspettativa, legata però ad un pizzico di scetticismo: se le premesse erano buonissime, l’allora ventiquattrenne brasiliano doveva ancora dimostrare sul campo tutto il suo valore. Come accade a moltissimi, però, il suo approccio alla Serie A non fu dei migliori: difficile ambientarsi in un campionato così tattico come quello italiano. Nella prima parte di stagione, nella quale tutta la squadra fatica parecchio, Alex trova poco spazio e spreca quelle poche occasioni offrendo prestazioni insufficienti.

Ed ecco che piovono le critiche, com’era inevitabile: i 26 milioni pesano e per il brasiliano sarebbe facile abbattersi in un momento così. Poi, all’improvviso, tutto cambia: da novembre inizia ad alternarsi quasi regolarmente con Evra e le sue prestazioni sono ogni volta migliori; da gennaio le gerarchie sono state ribaltate e il suo posto da titolare è suo. Alex si impone, migliora molto in fase difensiva e diventa straripante in attacco, arrivando anche a segnare due gol contro Udinese e Chievo.

Oggi, un anno dopo l’arrivo in bianconero e all’alba della nuova stagione, Alex Sandro è una delle certezze di Massimiliano Allegri. Un anno sotto la guida di “zio Pat” Evra gli è bastato per prendersi il ruolo di titolare indiscusso e per essere considerato probabilmente il miglior terzino sinistro del nostro campionato. Anche la preparazione estiva l’ha visto protagonista: il brasiliano è sembrato quasi sempre in grande spolvero e in grande forma, come se non vedesse l’ora di tornare a macinare chilometri su quella fascia. alex_sandro_juventus_2015_2016

Il prato dello Juventus Stadium è lì, pronto, intatto, sembra aspettare solo di essere calpestato da Alex Sandro. Di prendere fuoco, quasi, vista la velocità del brasiliano. Per l’ex Porto questa deve essere la stagione della consacrazione, della definitiva conferma anche a livello europeo: le aspettative in questa stagione sono ancora maggiori e lui, così come tutti i suoi compagni di squadra, dovrà fornire delle prestazioni sopra le righe. E poi c’è sempre lo zio Pat, pronto ad aiutare Alex e a dargli consigli. E probabilmente, pronto anche ad accettare serenamente di essere la seconda scelta, anche se di certo non smetterà di insidiare la sua titolarità ogni giorno in allenamento: quella fascia Alex se l’è conquistata, ma dovrà lottare con le unghie e con i denti per tenersela. Solo così potrà diventare davvero grande.

Alessandro Bazzanella

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