Non c’è dubbio che, nella rosa bianconera, l’incognita maggiore sia a centrocampo: non perché gli interpreti del ruolo siano poco all’altezza, ma perché, in questo momento, non si sa con certezza quale sia il trio titolare. Con Marchisio ai box fino a metà ottobre, come minimo, e Khedira non ancora al meglio, aspettando il mercato, la certezza è una sola: Miralem Pjanić.
Come aveva spiegato Massimiliano Allegri, nella posizione da regista il bosniaco poteva rendere al meglio perché ha
Lungi da noi paragonare il bosniamo al Mozart del centrocampo bianconero nel quadriennio 2012-2015, ma la tecnica dell’ex calciatore della Roma, capace di tocchi raffinatissimi e di lanci lunghi perfetti è associata – elemento che mancava a Pirlo – a un importante dinamismo che permette a Pjanić di muoversi con velocità negli spazi e avanzare sulla trequarti per fornire assist vincenti ai compagni oppure inserirsi in area di rigore. Nel 4-3-2-1 disegnato da Allegri nel secondo tempo della partita di Modena, infatti, con il rientro di Marchisio – o l’acquisto di un centrocampista capace di fare anche da regista -, Miralem potrebbe spostarsi al fianco di Dybala, nel ruolo preso da Pjaca contro l’Espanyol, agendo anche da trequartista. L’intesa tra l’argentino e il nuovo innesto bianconero è alle stelle, e Pjanić ha dimostrato, sia a parole che sul campo, che entrambe le posizioni gli sono gradite.
Il bosniaco, insomma, offre veramente tante soluzioni, che potrebbe stravolgere il piano tattico bianconero. Una vera manna dal cielo il suo acquisto, uno di quei pochi calciatori capaci di toccare il pallone con sensibilità e delicatezza sopraffine, colui che in questo momento si è preso il centrocampo bianconero sulle spalle. Senza Pogba – che non tornerà – e senza Marchisio, che è aspettato impazientemente, la Juventus ha trovato il suo nuovo perno di centrocampo: Miralem Pjanić.
This post was last modified on 15 Agosto 2016 - 09:22