Sull’addio di Paul Pogba alla Juventus si è scritto e detto tanto sulle pagine di questo sito. Il trasferimento più costoso della storia del calcio: basterebbe questa frase per riassumere l’enorme peso specifico che l’operazione Pogba avrà sui progetti tecnici futuri di Juventus e Manchester United.
IL PIÙ FORTE
Va via il più forte. Pochi giri di parole, argomentazioni piene di retorica e rancore: la Juventus perde quello che, probabilmente, nel giro di qualche anno diventerà il giocatore più forte al mondo. Solo chi non ha visto giocare Paul Pogba, può essere scettico sulle sue potenzialità e sul suo progressivo sviluppo tecnico, tattico e mentale. Pogba è un giocatore a cui la natura ha dato il talento più raro nel calcio, quello totale, e una cultura del lavoro e del sacrificio tipica dei grandissimi della storia del calcio.
Le statistiche, anche se spesso noiose, formano senza ombra di dubbio il ritratto più veritiero di un calciatore: Paul Pogba, pur essendo un omone grosso e alto 1.88 m, ha il 79% dei duelli offensivi vinti in carriera. Ripetiamo: su 100 azioni offensive, Pogba ha superato il difensore avversario 79 volte. E non è finita qui, perché Paul fa della totalità la sua eccezionale qualità: un centrocampista da 10 goal e 15 assist stagionali, con il 51% dei duelli vinti in fase difensiva. Incanta, crea magie, ma lotta, corre, mette il fisico nei contrasti.
UN ADDIO DIVERSO DAGLI ALTRI
Insomma, di Pogba non esiste né un erede, né un’alternativa di gioco in grado di non far pesare la sua assenza. Sia chiaro, “i giocatori passano, la Juve resta” è una regola di vita che ha permesso ai colori bianconeri di ergersi sempre sul tetto dei top club mondiali. Ma il rammarico per la cessione di Pogba c’è ed è tanto.
I tifosi bianconeri appena 12 mesi fa erano costretti a digerire addii dolorosi come quelli di Tevez, Vidal e Pirlo. Lo scorso anno, però, si aveva la consapevolezza che si sarebbe potuto trovare di meglio e che probabilmente quei tre fenomeni avevano già offerto il massimo ai colori bianconeri. Paul, invece, alla Juventus avrebbe potuto dare ancora moltissimo, probabilmente di più rispetto a quanto dato fin qui.
La partenza di Pogba è qualcosa che fa più male anche della partenza di Zidane. Un giocatore super fenomenale, ma venduto a 29 anni e rimpiazzato con tre mostri sacri della storia bianconera che rispondono ai nomi di Gianluigi Buffon, Lilian Thuram e Pavel Nedved.
Cosa sarebbe stata la Juventus del prossimo anno con Paul Pogba? Una domanda che ci perseguita. Una squadra fenomenale, probabilmente la più forte della storia bianconera.