Sarà pure una delle ultime amichevoli estive, ma quella scesa in campo oggi contro il West Ham ha tantissimi elementi per essere considerata una preview della squadra che vedremo nella prossima stagione. Dani Alves, Benatia, Pjanic e Higuain erano gli osservati speciali, ma c’è qualcuno che riesce sempre ad attirare l’attenzione per tutta la grinta che ci mette ogni volta che scende in campo.
Stiamo parlando di Mario Mandžukić, autore del gol che ha portato i bianconeri sul momentaneo 2-0. Sono passati pochi mesi, ma l’Ariete è rimasto lo stesso del finale di stagione. Quello che non molla un centimetro, non molla una palla e viaggia sempre alla massima velocità, con quegli occhi da guerriero e quel sorriso che inganna. E anche oggi Mario è stato tutto questo: ha saputo dare vivacità all’attacco bianconero, insieme a quello che è stato il suo compagno migliore nella scorsa stagione: Paulo Dybala. I due si intendono alla grande e le dinamiche dei due gol lo dimostrano: nel primo, sponda area di Mario e gol della Joya, nel secondo è Dybala a fornire l’assist vincente a Mandžukić che, di violenza, non sbaglia. La loro sintonia non è una novità, ma i due oggi hanno duettato alla grande.
E la performance di Mario è da applausi, il solito lavoro di sacrificio, col pressing alto e i recuperi palla e il gol è solo la ciliegina sulla torta. E del resto, questo è stato il suo filo conduttore della scorsa stagione: tanto sacrifico, tanta “cattiveria” messa a disposizione della squadra, ma i gol decisivi non sono mancati. Adesso, qualcosa è cambiato. Da qualche giorno, i bianconeri hanno un nuovo numero 9: Gonzalo Higuain. E questo inciderà, senza dubbio, sulle gerarchie. L’attaccante croato darà filo da torcere ad Allegri, lo metterà in difficoltà, ogni settimana. Perchè lasciare in panchina uno come Mandzukic è difficile, è un azzardo. E allora il Mister bianconero dovrà trovare la soluzione migliore, senza escludere niente. Perché vedere in campo, contemporaneamente, Dybala, Higuain e Mandžukić non è surreale, è possibilità di diventare devastanti.