Andrea Pirlo si ispirò ai suoi tiri per la “maledetta”, mentre Miralem Pjanić è riuscito a studiarne i segreti nel chiuso degli allenamenti, ai tempi in cui i due condividevano lo spogliatoio di Lione. Juninho Pernambucano, da molti tuttora considerato il maestro della punizioni, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi Tuttosport.
L’ALLIEVO PJANIĆ – Passaggi significativi e parole d’elogio proprio per Miralem Pjanić: “Pjanic è stato un ottimo studente? Pjanic arrivò molto giovane al Lione, ma già allora mostrava tanta personalità e si capiva chiaramente che avrebbe avuto un futuro importante. Nelle punizioni aveva qualità e oggi è diventato uno dei più bravi. Adesso Miralem è al livello di Cristiano Ronaldo, Messi, Bale: gente che tira in maniera eccellente. La capacità di variare il modo di calciare è la qualità che apprezzo di più in Mire”
EREDE DI PIRLO – “Mire è il sostituto perfetto di Pirlo per talento, amore per il calcio e carisma. Non per la posizione. Andrea dirige l’azione, orchestra e orienta la sua squadra, detta i ritmi alternando gioco corto e lungo. Il talento di Pjanic emerge maggiormente nelle giocate individuali. Io lo vedo meglio mezzala o trequartista. Ma di sicuro, con il tempo, Mire può sostituire Pirlo nel cuore dei tifosi bianconeri”.
PAULO DYBALA – “Rispetto tantissimo Paulo, avrà un grande futuro. Sì, ho visto un suo bellissimo gol contro il Verona. Ha un modo speciale di calciare: anche se lo fa in modo classico, riesce a imprimere velocità alla palla. Si vede, però, che ci deve lavorare sopra. Consigli? E’ giovane, dovrebbe allenarsi almeno due volte a settimana nei tiri da fermo e ripetere molto spesso la battuta da lontano. La ripetitività del gesto è fondamentale per diventare specialisti delle punizioni”
DANI ALVES, CHE COLPO! – “Stupito dall’arrivo di Dani Alves alla Juve? Sono rimasto sorpreso: pensavo che avrebbe terminato la carriera nel Barcellona. Non mi stupisce, invece, il fatto che la Juventus lo abbia acquistato: è un colpo azzeccato, rimane uno dei migliori terzini destri al mondo. L’unica difficoltà che può avere è che in Spagna il laterale ha una prospettiva più offensiva, mentre in Italia deve essere molto solido a livello difensivo. Forse all’inizio soffrirà, ma Dani ha una personalità enorme”.
HIGUAIN TOP – “Higuain è uno dei migliori centravanti del mondo assieme a Benzema, Lewandowski e Cristiano Ronaldo, che all’Eeuropeo ha giocato da 9. Ho sentito del suo trasferimento dal Napoli alla Juventus: in Italia un cambiamento di club del genere aumenta la pressione, ma la Juve è comunque la Juve. Gonzalo ha una personalità impressionante, tanto talento e tutti i numeri per poter diventare un leader dell’attacco bianconero”.
LA NUOVA JUVE – “La Champions? Penso che la Juventus dovrà cominciare molto forte in campionato per poi concentrarsi sulla Coppa. Non deve prendere sottogamba la serie A. La Champions devi pensare di poterla conquistare, ma sempre rimanendo umile. Sì, quest’anno ha tutto per arrivare in fondo”.