Dopo aver sfiorato la Champions nella finale di Berlino persa contro il Barcellona, Arturo Vidal si trasferì a Monaco alla corte di Guardiola proprio per tentate di vincere (senza riuscirci) la coppa dalle grandi orecchie, coppa che il centrocampista cileno tenterà di portare a casa anche quest’anno con il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti, uno specialista nelle competizioni europee, non proprio un allenatore come tanti.
JUVE DA PAURA. La Gazzetta dello Sport ha contattato il centrocampista ex Juve che non ha esitato a complimentarsi con la sua precedente società dopo gli acquisti di Pjanic, Benatia, Pjaca, Dani Alves, e soprattutto Gonzalo Higuain, mantenendo sempre alta la bandiera bavarese: “E’ diventata davvero molto competitiva, ha preso parecchi giocatori importanti e ora è senza dubbio al livello degli altri top club. Può lottare per vincere la Champions. Ma il mio Bayern è la squadra migliore del mondo, più forte anche della Juve di quando c’ero io. Per questo vogliamo vincere tutti i titoli possibili. Ancelotti e questo gruppo bastano per diventare i numeri uno in Europa.”
L’ITALIA MANCA MA NON TROPPO. Arturo Vidal ha un bel ricordo della Juve e dell’Italia, paese in cui si è consacrato definitivamente come uno dei centrocampisti più completi nel suo ruolo nel panorama europeo, ma si trova bene a Monaco e con il nuovo tecnico italiano Carlo Ancelotti: “Un pò mi manca l’Italia, lo ammetto. In Italia ho trascorso quattro anni bellissimi e ho ancora tanti amici. Ma mia moglie è felice a Monaco, dove abbiamo iniziato una nuova vita. La vedo difficile tornare in serie A, per un semplice motivo: anch’io sono felice a Monaco, il Bayern è tutto quello che posso volere. Ancelotti è un grandissimo allenatore, uno dei più bravi e preparati al mondo. Sono felice che ci sia lui”.
Aristide Rendina