Il calcio di alti livelli, al giorno d’oggi, non è più soltanto un gioco. Non si parla più soltanto di partite e di allenamenti, ma entrano in campo altri fattori determinanti per fare grande una squadra: si parla di brand, di sponsor, di commercializzazione. Lo sa bene Giorgio Ricci, responsabile marketing della Juventus, che ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttosport.
TOURNEE – “Quello in Australia è il primo tour davvero sinergico in cui alle partite della squadra vengono affiancate due-tre attività al giorno non soltanto per gli sponsor, ma anche per i tifosi. Le gare della Juventus sono in un certo senso marginali rispetto a ciò che si muove intorno: danno contenuto, però la tournée è molto altro. E in Australia abbiamo riscontrato un seguito importante”.
DOPO BERLINO – “Le nostre attività commerciali coincidono con la riaffermazione costante della squadra a livello europeo, culminata nella finale di Berlino. Non esiste più una logica limitata alla semplice disputa delle partite, ma si va all’estero per “seminare” il brand, sfruttandone il potenziale commerciale. E dopo la finale di Champions League del 2015 il nostro appeal è sensibilmente aumentato a livello di valore, richieste e ingaggi”.
OBIETTIVI – “Altri mercati da conquistare? Cina e Sud Est asiatico, Australia compresa, oltre al Nord America. Vogliamo creare un modello esportabile altrove, con ulteriori sponsorizzazioni che stiamo per annunciare dopo aver siglato accordi in Nigeria, Messico e Cina. In Europa, intanto, ci godiamo il mercato francese: lì siamo fortissimi”.