È difficile crederci, ma ci siamo: Gonzalo Higuain è praticamente un giocatore della Juventus. È talmente clamoroso che sembra irreale, una visione onirica. Continuano a sognare, i bianconeri, mentre vorrebbero svegliarsi, i napoletani: trovando ancora il Pipita a Napoli, magari. E, invece, no: hanno presa coscienza dello smacco, l’hanno fatto sul serio. Eccome: l’amichevole contro il Trento è stata l’occasione per dimostrarlo.
Ha preferito non esserci De Laurentiis: un segnale, di quelli decisi. Sì, c’è tanto di vero: Gonzalo va, finisce qui il folle amore partenopeo. E le colpe sono anche della dirigenza: mancanza di un progetto vincente, promesse non mantenute. I tifosi lo sanno, non dimenticano: “De Laurentiis caccia i soldi”, gridavano stasera. Con la voce rotta dalla tristezza, quella di un rapporto viscerale finito nel peggiore dei modi.
“Higuain infame”, gli hanno scritto in uno striscione apparso in tribuna – fotografato dai colleghi di SpazioNapoli. Perché si sentono traditi, quasi umiliati. E lasciati soli, ora: da Higuain, che passa alla squadra più forte, quella contro cui combattere per il campionato; dal presidente, la cui assenza non può che far tremendamente rumore. Ha preferito non esserci, sì: per evitare di essere travolto da un’onda di rabbia e delusione, che solo un cuore spezzato può fomentare. Non c’era, oggi, dovrà esserci, per ripartire.