L’emozione c’è sempre: che si tratti di una partita di Champions o di un’amichevole per l’inizio di una nuova, appassionante stagione. La voglia di correre, sorridere e soffrire c’è in qualsiasi delle occasioni e dei luoghi, che sia lo Juventus Stadium o in tournee oltreoceano. Perché? Perché il fascino della Signora non dipende mai dall’evento in cui si ritrova.
CONTA L’EMOZIONE – Stavolta non si lotta per alcun trofeo. Stavolta si gioca a calcio e basta. Per quel prato verde che è uguale ovunque si giochi ma che è diverso ogni volta che si entra in campo. Domani sarà l’emozione ad esser padrona di tutto: schemi, interpreti, allenatore conteranno poco per tutti i piccoli e grandi tifosi juventini di ogni dove. Domani giocherà la Juventus, è questo ciò che conta. E questo basta e avanza. Perché sembra passata una vita dall’ultima partita bianconera, e una vita è un tempo lungo, lunghissimo per chi vive di questa passione.
Una passione che non conosce né alba né tramonto. Una passione che domani, in Melbourne Victory-Juventus, finalmente ritroverà il suo posto. Sarà come il primo giorno di scuola: bentornata immensa Vecchia Signora.
Mattia Riccio
This post was last modified on 23 Luglio 2016 - 10:31