La bomba dell’estate italiana. Il sogno degli juventini. L’incubo delle rivali. Da lunedì inizieranno le trattative per portare El Pipita Higuain alla corte di Allegri. Un affare importante dal punto di vista tecnico e dal punto di vista finanziario. Questi potrebbero essere i lati positivi e negativi del suo approdo a Torino.
PRO – La mancanza di un centravanti di razza è evidente nella rosa della Juventus. Mandzuzkic è un giocatore molto utile e generoso. Dybala un talento straordinario, ma con caratteristiche più da seconda punta. Zaza è per adesso solo una buona riserva. Higuain, soprattutto nell’ultima stagione, ha dimostrato di essere uno degli attaccanti più forti al mondo. Sarebbe il tanto cercato bomber dai 20-30 gol a stagione, capace di risolvere le partite con una giocata personale.
A 29 anni è all’apice della carriera. Voglioso di ritornare alla vittoria in una competizione importante dopo le delusioni in nazionale e col Napoli. Ha dimostrato di poter essere un trascinatore e da Torino ci si aspetta questo da un top player. La coppia con Dybala sarebbe micidiale. Tecnica sopraffina. Bravi a concludere a rete, ma anche a dialogare con i compagni e a fornire assist. El Pipita non sarebbe più costretto, come a Napoli, a fare da raccordo tra centrocampo e attacco, ruolo già ricoperto dalla Joya. Dovrebbe fare solo ciò che gli riesce meglio, segnare. Il suo arrivo porterebbe la squadra di Allegri al livello delle big europee anche nel reparto avanzato e darebbe la spallata decisiva alle velleità di scudetto delle altre italiane. Per molti anni.
CONTRO – 94 milioni per un calciatore, per quanto straordinario possa essere, sono tanti. Sia per l’età non più giovanissima (29 anni), sia per un giocatore che non è mai riuscito ad essere decisivo a livello internazionale con l’albiceleste e con il Real Madrid. Deve ancora dimostrare di avere raggiunto la completa maturità in palcoscenici più importanti della Seria A. È diventato certamente un trascinatore nel Napoli, accentrando su di sé tutto il gioco. A scapito però dei compagni. Nella Juventus avrà molti meno palloni giocabili e non potrà redarguire i vari Pogba e Dybala in mancanza di un assistenza, come molte volte si è verificato in questi anni. Il collettivo viene prima di tutto nella società di Galileo Ferraris. Rispetto a Manduzkic sarebbe sicuramente più forte dal punto di vista tecnico e in zona gol, ma con meno fisicità e propensione al sacrificio. La Joya ed El Pipita non sono particolarmente abituati ad aiutare in fase difensiva e con Alex Sandro, Dani Alves e Pjanic si rischierebbe di creare una squadra troppo sbilanciata.
Per finanziare l’acquisto la società potrebbe anche portata a vendere uno dei big. Pogba il maggior indiziato. Creando tuttavia un vuoto pericoloso a centrocampo, già privo di Marchisio e con un Khedira spesso ai box. Con la cessione di Bonucci si perderebbe invece solidità difensiva, non potendo più utilizzare il 3-5-2. Nessuno in rosa può ricoprire infatti il ruolo del 19 bianconero al centro della retroguardia.
Vendere i giovani sarebbe l’alternativa. Zaza, Pereyra, Sturaro e Rugani non sono titolari al momento. Sembrerebbe la strada migliore. Alcuni problemi potrebbe tuttavia verificarsi in futuro, in particolare con il trasferimento dell’ex Empoli. Chiellini e Barzagli non avranno ancora molti anni di carriera ad alto livello e avere in rosa un classe 94′ già pronto a prendere il testimone sarebbe la soluzione perfetta dal punto di vista tecnico ed economico. In aggiunta a questo, la sua cessione in Italia rischierebbe di rinforzare una delle rivali.
Altra incognita derivante l’acquisto di Higuain potrebbe scaturire a proposito dell’ingaggio, 7.5 milioni più bonus. Ipotizzabile un malcontento tra i senatori che andrebbero a bussare alla porta di Marotta per richiedere un adeguamento contrattuale.