A JTV – “Lo Stadium? Un bellissimo stadio, atmosfera molto caldo, effettivamente quando siamo venuti qui, anche sul 2-0, abbiamo sentito questa difficoltà. I tifosi ci daranno una grossa mano per continuare a vincere.
Cos’ho pensato? Di voler vincere la Champions, manca alla Juve dal ’96, ma anche continuare a vincere in Italia, nessuno ha mai vinto 6 titoli di fila, sarebbe un grande orgoglio.
Le due città? Sono felice, molto felice di tornare in Italia. Anche per la mia famiglia, ho vissuto 2 anni un po’ difficili in termini di vita, i tedeschi sono diversi, sono felice.
Zidane idolo? Non ho i piedi da centrocampista, io sono nato in Francia e Zidane e resterà il numero uno, è un grande giocatore, ha fatto tanto alla Juve. Venire qui è molto importante anche per questo.
Centrocampista arretrato? Posso dare una mano, ma sono qui per difendere, mi piace quando non si prende gol, poi posso dare una mano, magari con qualche gol.
La 4 per Montero? Prima che arrivassi qui, ci siamo sentiti tutti i giorni come sempre, finché non firmavo era giusto che scegliesse la sua preferita. Niente, spero che farà belle cose, ma ne sono sicuro. Sono felice di indossare questa maglia.
Soprannome? All’Udinese mi chiamavano Benagol, facevo qualche rete. Ma spesso ‘Bena’, va bene.
Entusiasmo? La Juve è già piena di grandi giocatori, mi fa piacere per l’accoglienza, spero di fare cose importanti e di ringraziarli”
GLI ATTACCHI – “Ho pensato come tutti che stiamo passando tutti un periodo molto tristi, ma in molti paesi. Non dobbiamo avere paura altrimenti non c’è più vita, aiutarsi quand’è possibile, soprattutto quando ci sono tante persone insieme. Lottare con il terrorismo è molto difficile, può essere una persona normale. Non si sa mai quello che può accadere, e dispiace. In Marocco stanno andando bene le cose, spero rimanga così. Ho tanti amici in Francia, vedere queste cose fa male al cuore”
PRIME PAROLE – “Mi ha detto ‘finalmente sei arrivato’, era da un po’ di tempo che si parlava. L’ho conosciuto alla Roma, eravamo insieme in camera. Eravamo sempre insieme, è una fortuna per me ritrovare Miralem. (Alla figlia che piange: ‘Lei è Aria, ha sette mesi ed è difficile’). La Juve ha fatto una grande scelta con Miri, sarà importante per la squadra”
IL MOMENTO – “La scintilla? Già l’anno scorso avevo chiesto la cessione a Rumenigge, ma non hanno voluto. Avevo tante opportunità, c’era già un discorso con la Juve ma non andò in fondo. Quest’anno era da tre settimane e un mese abbiamo avuto discussioni con l’agente e con la Juve. Ho fatto questa scelta e sono molto felice”
NUMERO – “Ho scelto il numero 4, motivo? Il principino Pjanic ha preso la 5, quindi ho preso il 4 come Montero, grande difensore. E pure Cáceres”
MODULO – “Io preferisco giocare a quattro, è più naturale. A Udine però ho giocato centrale destro a tre, sono a disposizione dell’allenatore. Non penso a rubare il posto ad un altro, mi farò trovare pronto. Ripeto: massimo rispetto per quelli che sono a disposizione da cinque anni e hanno vinto tante cose, ma io posso dare qualcosa”
CONCORRENZA – “Ci sta, tutti i grandi club hanno difensori bravi, se volevo questa concorrenza potevo tornare all’Udinese per giocare. Non voglio questo, voglio rimettermi in gioco. Sono tutti e tre mostri, Bonucci, Barzagli e Chiellini. Rugani ha tanta qualità, sarà il futuro. Ci sono tante partite, darò il massimo, sempre tutto quando il mister vorrà. Sempre massimo rispetto per le scelte”
COSA L’HA SPINTO – “Il Bayern è una grande società, sono campioni. Ho avuto due anni un po’ difficili a livello personale, causa infortuni. Si sapeva che volevo tornare in Italia, per la mia famiglia, per il campionato, per il modo di vivere. Sono più vicino a questa mentalità. Quand’ho avuto quest’opportunità è stata una scelta naturale”
OBIETTIVO EUROPA – “È stato un peccato giocare una partita così bella in un ottavo di finale, l’anno scorso. Poi il calcio è così: qualcuno deve vincere. Siamo riusciti a vincere la volta scorsa. Non manca tanto per vincere, c’è stata la finale, ma c’era il Barcellona. L’obiettivo è stare a questo livello, al top”
ACCOGLIENZA – “No, sono stato accolto molto bene, sia dai tifosi, dai giocatori e anche dalla società. Tutti mi hanno detto che la Juve vuole continuare a vincere, non solo in Italia, anche in Europa. Sono anni che purtroppo la Juve fa fatica, la Champions è un obiettivo. Ora si lavora per iniziare questa nuova avventura e continuare a vincere”
È stato un trantran infinito, però alla fine eccolo lì, sorridente, con quel nuovo stemma sul cuore. Medhi Benatia è un nuovo giocatore della Juventus, l’ufficialità è arrivata proprio ieri: al Bayern vanno 3 milioni per il prestito oneroso più 17 per l’eventuale riscatto. Insomma, un affare: perché il marocchino, infortuni a parte, resta uno dei centrali più forti sulla piazza.
Certo, davanti ha dei veri e propri mostri sacri: con Rugani alle spalle, l’unica incognita che accompagna l’ex Roma è proprio legata al minutaggio. Tant’è: la stagione è lunga, lunghissima. E ognuno avrà la sua parte di vita nel miracolo Juventus.
Presso la sala stampa del centro di Vinovo, è tutto pronto: tra i tanti giornalisti accorsi ci sarà anche il nostro Edoardo Siddi. Seguite la conferenza di Medhi LIVE su SpazioJ!
This post was last modified on 17 Luglio 2016 - 09:13