Un matrimonio che, si spera, sia stato solo rinviato. Gonzalo Higuaín e la Juve sono pronti a ridirsi di nuovo sì, con tre anni di ritardo. Allora era il 2013, primi scorci d’estate: a Torino si è alla ricerca dell’agognato top-player, in grado di infiammare gli entusiasmi della piazza. Tra i più appetibili sul mercato c’è proprio il “Pipita”, allora in uscita dal Real Madrid. Tra l’argentino e il presidente dei Blancos Florentino Pérez non scorreva buon sangue, ecco dunque l’occasione da non lasciarsi sfuggire. Secondo quanto riferito da Carlo Laudisa, esperto di mercato della Gazzetta dello Sport, fu addirittura trovato un accordo di massima tra le due parti: quinquennale da 4,5 milioni netti stagione, tutto fatto. Ma sul più bello a dire di no fu il Real Madrid, con il quale non si pattuì un accordo riguardo il prezzo del cartellino. Pazienza, alla fine tutti felici e contenti: la Juve, che acquista Carlos Tévez dal City, e Higuaín, trasferitosi nel frattempo alle pendici del Vesuvio, dove diventa l’anima di una squadra e di un’intera città.
Sintetizzando, dalle vicende passate la Juve può facilitarsi enormemente le cose per arrivare all’argentino – ora – nell’immediato presente: i rapporti con l’entourage del calciatore sono più che buoni, la scintilla in passato è già scoccata. Facendo leva su questo, si può tentare di ammorbidire la posizione del presidente De Laurentiis, giustamente restìo a cedere Higuaín ai rivali storici.