Con l’arrivo di Miralem Pjanić, oltre ad incrementare notevolmente il tasso tecnico del suo centrocampo, la Juventus ha cominciato ad accorgersi dei problemi legati all’abbondanza di scelte. Questo significa anche tanti uomini per un solo reparto, tanti stipendi da onorare e tante richieste di un posto da titolare, o quasi.
CENTROCAMPO AFFOLLATO, OCCORRE SNELLIRE – Attualmente, il reparto di mezzo dei bianconeri annovera ben 11 uomini. Troppi anche per chi dovrà affrontare tre competizioni importanti, specialmente se fra questi figurano calciatori che non potranno avere un futuro alla Juventus perchè considerati fuori dal progetto tecnico. Per cui, dopo l’addio di Simone Padoin – accasatosi al Cagliari per 600 mila euro – a lasciare i bianconeri sarà innanzitutto Mauricio Isla, esterno cileno che ha già avuto l’occasione di mettersi in mostra con la maglia di Madama, ma che tuttavia non ha mantenuto le aspettative del tecnico e della dirigenza. Un giocatore non da Juve insomma, che però ha avuto il coraggio e l’umiltà di ammettere: “Io non sono un giocatore della Juventus perché non lo merito”. Ora, l’ex numero 33 dei bianconeri è rientrato dal prestito all’Olympique Marsiglia – fra l’altro insieme a De Ceglie, anch’egli in esubero – e dalle parti di c.so Galileo Ferraris si sta valutando l’ipotesi di cederlo alla Lazio. I biancocelesti potrebbero infatti vendere Candreva, e con i soldi incassati dalla sua cessione, godrebbero di risorse fresche per puntare a più di un obiettivo per reparto, fra cui anche Isla. Quasi 5 milioni di euro per una formula concentrata sul prestito con diritto di riscatto è quella proposta da Lotito, ma che non soddisfa granché Marotta e Paratici. Ad ogni modo sarà interesse di entrambe le parti arrivare ad una soluzione congeniale.
L’OCCASIONE FORZATA – Di ritorno dal doppio prestito che ha scandito la sua ultima annata tra le fila di Carpi e Verona, entrambe retrocesse, Luca Marrone potrebbe restare in bianconero per via delle nuove norme federali che prevedono l’obbligo di avere in rosa almeno 4 componenti cresciuti nel vivaio. Il centrocampista figura fra questi, per cui agevolerebbe la Juventus nel rispettare la normativa. In virtù della nuova regola dunque, l’oramai 26enne Marrone potrebbe approfittare della clamorosa chance provando a mettersi in evidenza nei casi di emergenza o turnover. Magari a cominciare dalle prime fasi di Coppa Italia. Si tratterebbe dell’ultimo treno bianconero per lui. Non fosse così, la Juventus allora sarà pronta a riproporlo in prestito, e sempre in una squadra medio-piccola del nostro campionato. Per il ragazzo nativo di Torino, infatti, il Bologna del nuovo d.s. Bigon – che ritroverebbe dopo la parentesi scaligera – potrebbe rappresentare la soluzione ideale.
IL JOLLY TUCUMANO E IL DUTTILE ASAMOAH – Partiamo da un presupposto non del tutto irrilevante, anzi: Allegri li terrebbe a sua disposizione più che volentieri. Difatti, sia il centrocampista argentino dalle spiccate doti offensive che il ghanese tuttofare, sono apprezzati dal tecnico toscano per la loro duttilità tattica e per la loro capacità di sapersi adattare in ogni zona dello scacchiere di centrocampo. Tuttavia, entrambi hanno patito acciacchi fisici continui, specialmente nel corso dell’ultima stagione, e questo potrebbe rappresentare un incentivo per giungere più facilmente alla decisione di cedere almeno uno dei due. Pereyra ha richieste soprattutto dall’Inghilterra, dove il Watford più che il West Ham, pare sia disposto a sborsare una cifra più vicina rispetto a quella richiesta dalla Juventus, al contrario del Napoli che invece avrebbe frenato la spinta iniziale. Giuntoli infatti non può spendere 20 milioni di euro per il giocatore, e probabilmente non arriverà mai neanche a 18. La Juve dal canto suo non ha intenzione di abbassare ulteriormente il prezzo, anche perchè Oltremanica l’interesse è accompagnato da soldi concreti. Differente e meno concreto il discorso legato al futuro di Asamoah. L’ipotesi Chelsea nel tentativo di uno scambio con Cuadrado è ormai tramontata. Conte avrebbe voluto il veloce esterno colombiano sin dai tempi della Juventus, ed una volta capitato dalla stessa parte sin dall’inizio non lo lascerà andare via. Allora per il numero 22 di Madama potrebbe farsi largo l’ipotesi Milan, che invece cederebbe alla Juve il terzino De Sciglio. Ad ogni modo, nell’attesa che gli accordi cinesi vengano definiti, la società rossonera ad oggi non può permettersi un esborso di circa 20 milioni, che rappresentano il prezzo fatto da Torino per il giocatore. Ecco perchè la Juve, secondo alcune fonti, potrebbe pensare ad uno scambio alla pari ridimensionando le pretese. Il tutto è ancora molto lontano però dal conoscere concretezza. E ciò alimenta un ghigno di felicità da parte di Allegri, specialmente nei confronti delle operazioni legate al centrocampista africano che tratterrebbe volentieri.
PROFETA, MA SOLO A TORINO – Hernanes sembra essersi ambientato proprio bene alla Juventus. Il regista brasiliano, però, non avrebbe convinto del tutto la società nel corso della sua prima stagione in bianconero, al di là di qualche infortunio. Ecco perchè Marotta gradirebbe l’ipotesi della cessione. Tuttavia, il Profeta a Torino ha comprato anche casa, e persino le lusinghe cinesi traboccanti di denaro non sembrano scostarlo dalla voglia di giocarsi le sue chances in bianconero. Insomma, Hernanes mantiene il coraggio e la determinazione che lo conducono a riprovarci, nonostante in cabina di regia sia chiuso da Marchisio oltre che dal nuovo arrivato Pjanić. Ed anche in altre zone del reparto le cose non sorridono propriamente: con Pogba, Khedira ma anche lo stesso Pjanić a contendersi due dei tre posti dell’eventuale 3-5-2, più Lemina e Sturaro pronti a rimpiazzare chiunque e a far legna. Alla fin fine l’impressione è che i soldi d’Oriente possano far vacillare le certezze di Hernanes, e magari fra qualche settimana farci assistere ad un altro saluto. La Juve attende di sbrogliare il primo nodo legato ad ognuno di questi centrocampisti.
Rocco Crea (Twitter @Rocco_Crea)