Alexis Alejandro Sánchez Sánchez, meglio noto come Alexis Sánchez, è uno dei nomi caldi sul taccuino della dirigenza bianconera. Fresco vincitore della seconda Copa America di fila, condita con il titolo di MVP del torneo. A quasi 28 anni il Niño Maravilla sembra aver raggiunto la piena maturità.
CARRIERA – Si fa notare in patria giovanissimo, convincendo l’Udinese a puntare su di lui. In prestito per un anno al River Plate dove conquista il terzo titolo consecutivo, dopo i 2 al Colo Colo, viene portato in Italia nel 2008. Due stagioni di apprendistato, con 8 gol e 6 assist in 66 presenze, poi l’esplosione. 12 marcature e 10 assist utili a portare, insieme ai 28 centri di Antonio Di Natale, l’Udinese ai play-off di Champions. Passaggio al Barcellona nell’estate 2011 per la cifra record di 37.5 milioni di euro. Tre annate in maglia blaugrana con la quale si toglie la soddisfazione di vincere 1 Liga, 1 Copa del Rey, 2 Supercoppe di Spagna e 1 Mondiale per Club. Sempre in doppia cifra, ma mai la sensazione di essere adatto al gioco catalano, troppo lento e troppo poco verticale. Acquistato dall’Arsenal nel luglio 2014 con l’intento di riportare la Premier League nella bacheca dei Gunners dopo ben 10 anni. Il suo contributo offensivo è evidente, ma le lacune nella retroguardia di Wenger non permettono mai combinare il bel gioco alla vittoria finale di una grande competizione.
CARATTERISTICHE – Giocatore completo, dotato di grandissima velocità e buona tecnica. La sua forza fisica gli permette di reggere il confronto anche con giocatori più alti. Possiede un dribbling fulminante come Cuadrado, ma a differenza del colombiano è molto più decisivo e concreto negli ultimi metri. Letale in contropiede, negli anni ha affinato anche la sua capacità negli spazi stretti. Dalla sua consacrazione all’Udinese non è mai sceso sotto le 11 reti, totalizzando 101 gol e 70 assist in 284 partite.
UN JOLLY PER ALLEGRI – Le sue caratteristiche e la sua esperienza, gli permettono di ricoprire tutti i ruoli dell’attacco. Allegri potrebbe utilizzarlo in moltissimi moduli: come ala in un 4-3-3, come prima o seconda punta in un 3-5-2 o 4-3-1-2, come ala o falso nueve in un inedito 4-2-3-1.