Paul Pogba, dopo un avvio di Europeo nettamente al di sotto delle sue potenzialità, azzanna le critiche e attira su di sé i riflettori degli elogi con una prestazione eccellente contro la Svizzera. Il numero 10 della Juventus, tornato a giocare nella sua posizione naturale di mezzala sinistra, mette in campo tutto il suo talento, fatto di dribbling, giocate, recuperi, fisicità, tiri. Paul ha percorso la bellezza di 10,54 chilometri.
ZITTITE LE POLEMICHE – Deschamps aveva detto di fidarsi di lui, e Paul, dopo le polemiche sull’arrivo in ciabatte a colazione e il gesto dell’ombrello rivolto alla tribuna stampa al termine della gara contro l’Albania, lo ripaga con una performance da giocatore totale. “Non devo rispondere a nessuno – ha dichiarato Pogba a fine gara -, io gioco per la nazionale e per vincere con questa squadra e questa maglia. Tanto so che si parlerà bene e anche male, ma io non ho proprio intenzione di rispondere”.
LE DUE TRAVERSE – Del resto, Pogba per diventare definitivamente uno dei primissimi giocatori al mondo, deve crescere non solo nelle giocate, ma soprattutto nella tenuta mentale e nella gestione nervosa delle partite. Ieri contro la Svizzera in 5 minuti ha colpito due volte la traversa. Pogba è tornato, scrive la Gazzetta dello Sport sulla sua edizione odierna. “Ho seguito le indicazioni del c.t. – prosegue Paul – giocando più in copertura per evitare di esporre la squadra ai contropiede e contribuendo al gioco collettivo. Siamo soddisfatti: avremmo potuto vincere ma siamo comunque primi e adesso dobbiamo pensare subito agli ottavi”.
A fine gara, dopo aver conquistato la palma di migliore in campo, Pogba riceve l’abbraccio da Lichtsteiner, suo grande amico e compagno alla Juventus. Anche la Svizzera del terzino bianconero è agli ottavi.