Quando mancano 2 partite alla fine della prima giornata dell’Europeo francese vediamo come si sono comportate le squadre già scese in campo.
Grandissima e altrettanto inaspettata vittoria dell’Italia di fronte al più quotato Belgio. Percorso netto per le 3 grandi favorite al successo finale (Spagna, Francia, Germania) che, non senza patemi, hanno avuto la meglio sulla Repubblica Ceca, sulla Romania e sull’Ucraina. Buona la prima per Croazia, Svizzera, Galles e Polonia che si sono sbarazzate di Turchia, Albania, Slovacchia e Irlanda del Nord. Mezzo passo falso invece per l’Inghilterra, agganciata nel recupero dalla Russia, e per la Svezia fermata sull’1-1 dall’Irlanda nel girone dell’Italia.
Ora passiamo ai 12 convocati della Juventus. In 10 hanno fatto il proprio esordio da titolare nel torneo continentale e, sebbene le prestazioni di alcuni non siano state eccellenti, tutte le loro nazionali (6 su 6) sono riuscite a conquistare i 3 punti, facendo un passo avanti molto importante per la conquista degli ottavi di finale.
FRANCIA – Tutt’altro che positiva la partita di Pogba ed Evra contro la Romania, come del resto tutta la squadra transalpina, eccezion fatta per Payet. Il centrocampista classe ’93 è sembrato piuttosto teso all’esordio in casa e dopo 77′ il CT Deschamps ha deciso di sostituirlo con Martial. Come spesso gli accede non è riuscito a bilanciare giocate ad effetto e concretezza, incaponendosi troppe volte in azioni solitarie (solo 1 dribbling riuscito). Il difensore invece è stato poco incisivo in fase offensiva e ha procurato il rigore del momentaneo 1-1 con un intervento evitabile nella propria area. Entrambi rimandati, ma con sicuramente l’opportunità di rifarsi di fronte al proprio pubblico.
SVIZZERA – Non bene neanche Lichtsteiner che nella vittoria della sua Svizzera ai danni dell’Albania ha rischiato di compromettere il vantaggio iniziale di Schar trattenendo Lenjani e venendo graziato dall’arbitro che avrebbe potuto comminare la sanzione dagli 11 metri. Per il bene della nazionale elvetica, già dalla partita con la Romania, dovrà migliorare la propria performance e rimanere più concentrato in fase difensiva.
CROAZIA – Promosso Mario Mandzukic che con il suo gran lavoro senza palla e la consueta prova di quantità, ha favorito gli inserimenti di Brozovic, Perisic e Rakitic. Per divenire veramente un fattore anche in fase realizzativa dovranno però arrivare più cross dalle fasce in modo da sfruttare al meglio le sue doti aeree.
GERMANIA – Buonissima la prestazione di Sami Khedira recuperato in extremis dopo lo stop in amichevole contro l’Ungheria il 4 giugno. Prova come sempre di grande sostanza del panzer tedesco in entrambe le fasi (90% di passaggi positivi e 2 palloni intercettati), arrivando anche vicinissimo al raddoppio al 30′ del primo tempo, quando il portiere ucraino Pyatov lo ha ipnotizzato a pochi passi dalla rete. Se riuscirà a tenere fisicamente fino alla fine del torneo sarà uno degli elementi più importanti della rosa di Loew.
SPAGNA – Schierato titolare come punta centrale Alvaro Morata è riuscito a crearsi varie occasioni (4 tiri totali, 2 nello specchio), ma l’estremo difensore ceco Petr Cech gli ha sempre impedito la gioia del gol.
Rilevato da Aduriz dopo 60′ di gioco, dovrà essere maggiormente supportato dai compagni nelle prossime partite e dovrà essere più cinico davanti alla porta se vorrà aiutare la roja a confermare il trionfo delle ultime due edizioni.
ITALIA – Ecco la vera sorpresa della prima giornata degli Europei: la nazionale di Antonio Conte è riuscita a trionfare per 2-0 contro il temibilissimo Belgio di Hazard e Nainggolan, e gran parte del merito lo si deve alla retroguardia juventina.
Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini hanno retto molto bene l’urto dell’attacco dei Diavoli Rossi di Wilmots, concedendo solamente una palla gol a Lukaku in contropiede e una ad Origi su cross dalla sinistra di De Bruyne.
Ad impreziosire la serata ci ha pensato inoltre il numero 19 bianconero, fornendo un assist meraviglioso a Giaccherini per il primo vantaggio azzurro.
Neanche un minuto in campo per Sturaro e Zaza che hanno potuto solamente gioire in panchina all’impresa dei compagni.
Mattia Castellano