Svolta storica nella struttura del calcio giovanile italiano. La Lega ha finalmente approvato un cambio di struttura per il campionato Primavera che dal 2017/18 introdurrà un sistema basato su Serie A e Serie B e, conseguentemente, sulla retrocessione ad una lega di livello inferiore.
MERITO E RANKING – Come detto, questo nuovo formato entrerà in vigore solo tra due anni, ma già dal prossimo campionato, che prenderà il via il 10 settembre e si chiuderà l’11 giugno con la fase finale, vedremo delle novità strutturali rilevanti. Verranno mantenuti i tre gironi da 14 squadre ciascuno, ma anche in questo caso vi sarà un’importante novità: viene infatti rimosso il criterio della divisione geografica, che viene rimpiazzato con quello del merito sportivo, con l’introduzione di un vero e proprio ranking che terrà conto dei risultati delle ultime 5 stagioni.
DOPPIO GIRONE – Nel 2017/18, vedremo invece la nascita dei campionati Primavera 1 e 2 con la massima serie (Primavera 1) composta da 16 squadre determinate selezionando le prime 4 classificate di ogni gruppo, più altre 4 scelte in base al ranking degli ultimi anni.
Le 16 squadre in Primavera 1 si affronteranno con un girone all’italiana (andata e ritorno) dal quale verranno poi fuori le 4 o 6 squadre che si affronteranno nella fase finale, sull’onda del grande successo riscosso negli ultimi anni e dalla recente finale Juve-Roma.
La Primavera 2 verrà, invece, strutturata in due gironi da 13 squadre ciascuno con la possibilità di essere promossi in Serie A o di retrocedere in Lega Pro.
Se da una parte questa riforma rivoluziona, migliorandolo a nostro avviso, il sistema del calcio giovanile nostrano, dall’altra mette ancora in evidenza il dubbio e le difficoltà sulla realizzazione di vere e proprie squadre B, come avviene ad esempio già da tempo in Spagna e Germania.
Si attende adesso la ratifica formale della Lega che avverrà il 21 giugno in occasione della prossima assemblea.
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