Gli Europei sono iniziati, Italia-Belgio è ormai dietro l’angolo, e nel frattempo la Juventus ha già piazzato i primi due colpi per mettere in sesto una squadra capace di lottare per vincere la Champions League. Di questo e molto altro abbiamo parlato con Emiliano Bonfigli, giornalista della rete televisiva belga RTL – TVI.
Gli europei sono, da sempre, competizioni con squadre di livello e stile di gioco molto simili, e la condizione, sia fisica sia mentale, spesso diventa l’elemento che fa la differenza tra le varie squadre. Quali credi possano essere le rivelazioni di Euro 2016?
Credo che forse questo anno l’Inghilterra possa essere una rivelazione, potrebbe arrivare in semifinale. Il Belgio può anche sorprendere se trova la difesa giusta. L’Italia per me è un’incognita: meno talento, ma Conte è un maestro nell’aggiustare la squadra.
Il Belgio può contare su una squadra di grandissimo talento dal centrocampo in su, mentre in difesa, complice l’ infortunio di Kompany e le non perfette condizioni degli altri centrali, c’è qualche dubbio in più. Come arrivano i Diables Rouges alla partita con l’Italia e, più in generale, alla manifestazione?
Non hanno giocato bene le partite di preparazione. La difesa è in costruzione, è meno forte rispetta alla difesa del mondiale 2014, dove c’erano Kompany, Van Buyten e Lombaerts, uomini di sicuro affidamento. I dubbi sono su quel reparto. Quali saranno le condizioni fisiche di Vermaelen, come approccerà all’incontro uno come Ciman, che non ha giocato un minuto ai mondiali. Jordan Lukaku potrà difendere prima di pensare ad attaccare sulla fascia ? Le domande sono tante, le risposte poche…
L’Italia è sicuramente in uno dei suoi momenti storicamente più difficili e si presenta a Euro 2016 con una squadra meno competitiva del solito: c’è il rischio che il Beglio prenda sotto gamba la partita contro gli Azzurri?
No, nessun rischio. Soprattutto dopo le dichiarazione di Insigne («Difesa del Belgio poco compatta, punto debole »). I giocatori belga mi hanno detto di essere molto carichi, vogliono fare vedere che saranno presente per questo Europeo. Mi hanno detto che vogliono vincere la finale, ma sanno che l’Italia ha tradizione, esperienza, e una grande difesa con Buffon, Barzagli, Bonucci e CHiellini. Temono comunque l’Italia.
Il Belgio negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale, che lo porta oggi ad essere uno dei favoriti per l’Europeo. Come ti spieghi questa crescita così rapida?
Club come lo Standard, il Genk, l’Anderlecht hanno lavorato bene con i giovani (Witsel, Fellaini, Courtois, De Bruyne hanno giocato nel campionato belga). Poi, altri giocatori sono stati formati dall’Ajax come Alderweireld, Vertonghen. E poi, altri giocatori sono stati nelle scuole calcistiche in Francia (Lazard, Origi). E tutto un mix. Adesso, gli agenti puntano sui giovani belga che vanno presto all’estero per migliorare (Bakkali, Januzaj, Musonda)
La Juventus è a caccia di un sostituto per Morata e si è parlato anche di Lukaku, anche se sembra una pista difficile per i bianconeri: pensi che Romelu potrebbe essere il giocatore giusto per la Juve?
Non lo so. Fino ad adesso, Lukaku ha giocato bene all’Everton, ma ha sbagliato al Chelsea (anche se era molto giovane). Io credo che Lukaku possa fare bene in una squadra che gioca di contropiede o in un campionato come la Premier League. Non so se potrà giocare al meglio in Italia. Non mi sembra un campionato adatto alle sue doti fisiche.
Con gli acquisti di Dani Alves e, molto probabilmente, Pjanic, la Juventus ha lanciato un messaggio chiaro: il prossimo anno si sogna in grande. Cosa ne pensi dei primi colpi di mercato bianconeri? Come viene vista in Belgio la crescita internazionale del club bianconero negli ultimi anni?
In Belgio, la Juventus può contare su molti tifosi e appassionati di calcio. Gli italiani del Belgio pensano che la Juventus possa vincere la Champions League l’anno prossimo. Ha la mentalità giusta ed è forte dal punto di vista tattico. L’anno scorso, non ha sbagliato contro il Bayen, ma ha sbagliato a non finire prima in girone. Per arrivare fino in fondo, devi essere prima nel gruppo (in modo da avere ottavi più facili). Comunque Alves e Pjanic sono scelte giuste, ma manca un killer davanti, uno che non ha bisogno di tre pallone per buttarla dentro.
A Emiliano va un sentito ringraziamento da parte della redazione di SpazioJ
Corrado Parlati
Alessandro Bazzanella