Lunga intervista rilasciata da Paul Pogba a “ESPN“. Pogba potrebbe essere il giocatore più osservato di tutti gli Europei e nonostante abbia solo 23 anni è l’uomo-chiave della nazionale francese. Tutto il mondo vuole sapere che cosa farà il centrocampista francese dopo il campionato europeo: rimarrà alla Juve o andrà in un altro grande club europeo disposto a ricoprirlo di milioni? Ecco le parole del numero dieci bianconero.
RICORDI DA BAMBINO GUARDANDO LA FRANCIA – “Ricordo la Coppa del Mondo del 1998. Ero piccolo, ma ricordo la finale: due gol di Zinedine (Zidane) e uno di Emmanuel (Petit). Questi sono bellissimi ricordi, spero di replicarli per i bambini di oggi“.
L’ADDIO COMUNICATO A SIR ALEX FERGUSON – “È un allenatore che rispetto molto. Ma è umano. Sono uno che dice le cose in faccia. Ferguson è venuto da me e abbiamo parlato: voleva tenermi ma avevo già deciso di andare via“.
LA DIFFERENZA FRA LA JUVENTUS E IL CALCIO INGLESE – “Al mio primo allenamento alla Juve, ho perso tre kg. Qui lavorano fisicamente e tatticamente e gli allenamenti sono più lunghi“.
SU COSA HA IMPARATO DA PIRLO – “La sua tranquillità, la sua fiducia. Se sbagliava un passaggio non si preoccupava, era sicuro che non avrebbe sbagliato il prossimo. Può decidere le partite, mi piacerebbe essere così decisivo. Prima che gli arrivi il pallone, lui sa già a chi passarlo. A me piace usare il corpo, quindi controllo il pallone, anche se sono marcato, e poi lo passo“.
SUI CONSIGLI DI NEDVED – “È sempre al campo di allenamento. Mi consiglia di fare di più in allenamento e di fare pratica con i calci piazzati“.
SU COME DEVE COMPORTARSI IL “NUOVO CENTROCAMPISTA” – “Deve fare tutto: difendere, attaccare, segnare, fare assist e recuperare i palloni. Essere un leader sul campo. Un centrocampista “box to box” con l’aggiunta di un po’ di Zidane, Ronaldo, Ronaldinho, Messi e chiunque (ridendo). Iniesta. Sono serio, tutti i giocatori in uno solo: da un centrocampista difensivo a un centrocampista offensivo, fino a un attaccante. Voglio prendere le qualità da ognuno“.
NON È ANCORA AL MASSIMO DELLE POTENZIALITÀ – “Non ho ancora fatto niente: ho vinto quattro campionati ma non ho mai vinto la Champions League, la Coppa del Mondo, gli Europei. Vincere gli Europei in Francia non sarebbe male“.
SUL PROBLEMA DI GIOCARE IN UN CAMPIONATO CHE NON È IL MIGLIORE – “Forse non è il migliore, ma è il più duro. Giocare contro una squadra italiana è più difficile di tutte gli altri campionati. Le squadre italiane non vogliono segnare molti gol, ma non ne vogliono concedere“.
DIFFERENZA DI RUOLO FRA LA JUVE E LA FRANCIA – “Alla Juve attacco di più. Mentre l’allenatore della Francia (Didier Deschamps) vuole che io giochi piu profondo. Non è facile adattarsi, ma dopo due-tre allenamenti va tutto bene“.
GLI ALLENATORI CHE GLI DICONO DI GIOCARE SEMPLICE – “Dovrebbero dirmi: “Gioca complicato” così poi io giocherei semplice (ridendo)“.
SUGLI ATTENTATI DI PARIGI – “È una tristezza per tutti. Non dobbiamo dimenticare la gente che ci ha lasciati, ma anche così dobbiamo andare avanti“.
SUL FUTURO NESSUNA RISPOSTA – “Penso ai prossimi match. Prima ci sono gli Europei e poi le vacanze“.
This post was last modified on 9 Giugno 2016 - 15:16