L’annata della primavera della Juventus si è conclusa lo scorso sabato nella finale scudetto disputata al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia contro la Roma. Una sconfitta dolorosa, per i ragazzi allenati da Fabio Grosso, che non va però ad intaccare minimamente quanto fatto nell’arco della stagione da questi giovani calciatori. Ben tre finali disputate: finale al torneo di Viareggio, finale di Tim Cup e finale in campionato. Decisamente un’ottima stagione, nonostante due finale perse su tre (Coppa Italia e campionato).
OTTIMA STAGIONE – Molti ragazzi si sono messi in mostra nel corso della stagione, ma uno su tutti ha colpito positivamente per doti tecniche e personalità: Pol Lirola. Pol Mikel Lirola Kosok, questo il suo nome completo, è un terzino destro classe 1997 di nazionalità spagnola. La Juventus lo ha preso in prestito dall’Espanyol nel gennaio del 2015, per poi acquistarne definitivamente il cartellino nel luglio successivo. In quest’ultima stagione il ragazzo ha collezionato 37 presenze fra tutte le manifestazioni disputate dalla primavera bianconera, condite da 3 reti e 9 assist.
GRANDE TALENTO – Pol Lirola è un terzino di spinta dotato di grande velocità e di dribbling; abbina a queste abilità anche una buonissima qualità tecnica che gli ha permesso, durante questa stagione, di fornire nove passaggi decisivi ai suoi compagni in zona gol. La finale di campionato contro la Roma ha evidenziato ancor di più la personalità dell’esterno spagnolo, capace di spingere con insistenza sulla propria fascia di competenza mettendo in mostra tutte le sue doti, senza subire troppo le pressioni di una partita importante.
FUTURO A TORINO – La Juventus e il ragazzo hanno respinto le avances del Barcellona, dimostrando di pensare e puntare ad un futuro luminoso insieme. La prossima stagione la vivrà con ogni probabilità ancora in primavera, iniziando così un avvicinamento e, di conseguenza, un progressivo inserimento nella prima squadra guidata da Max Allegri. Con due maestri del ruolo come Dani Alves e Lichtsteiner potrebbe imparare i segreti del mestiere alla perfezione, per poi magari, in futuro, prenderne l’eredità.
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