Ecco, ci ritroviamo agli inizi di giugno con uno Scudetto, il trentaquattresimo, una Coppa Italia ed una Supercoppa in tasca in attesa di conoscere chi saranno i nuovi innesti della squadra Campione d’Italia. Nei bar, sui social, tra un aperitivo e una birra con gli amici impazzano i nomi, gli acquisti, le cessioni, non si fa altro che parlare di ingaggi, bonus, prestiti. A complicare ancor di più la situazione ci sono le nuove regole delle rose della Serie A che prevedono novità sostanziali per il prossimo anno. E se tutto ciò non bastasse ci si mette di mezzo un Campionato Europeo ed una Coppa America che avranno solo l’effetto di una ricca dose di metadone per coloro i quali (il classico tifoso medio) non vedono l’ora che arrivi il 21 di agosto per vedere finalmente in campo la propria squadra del cuore.
NON SI PUÒ VIVERE COSÌ – Giugno e luglio sono mesi da cancellare nel suo calendario, così come il periodo che va dal 22 dicembre fino al 6 gennaio. Non può vivere così. Come ogni malato ha bisogno di una cura che preveda una terapia d’urto, di quelle totalmente risolutive. L’attesa per il tifoso medio è straziante, e se avesse tra le mani Giacomo Leopardi che racconta del suo sabato del villaggio, lo farebbe a pezzettini.
Il tifoso medio soffre. Il tifoso medio vuol vedere la sua squadra in campo, magari anche con qualche elemento della primavera per le stupide amichevoli estive. Il tifoso medio ama i colori della maglia. Il tifoso medio è un tossicodipendente, e non fa altro che scorrere i canali di Sky, Premium, Rai Sport per trovare una partita del campionato appena finito.
E quando tutto manca, in piena crisi di astinenza accende il pc, va su youtube e digita “Zaza 88’ Juve-Napoli”, per farsi un’iniezione da sballo.
Francesco Pellino
This post was last modified on 7 Giugno 2016 - 18:37