Roma – Juve 1-1 (7-6 d.c.r.): le pagelle dei bianconeri
Audero 6.5 – Praticamente perfetto nei 90 minuti, non può nulla sul gol, mentre è miracoloso su Ponce in avvio di gara. Nella lotteria dei rigori non riesce a incidere: ne sfiora due, ma non basta per sollevare la coppa.
Lirola 7 – La certezza con cui la Juve torna dal Mapei Stadim è lui, e, se le cose andranno come previsto, potrebbe valere più di uno scudetto. Anche nei momenti di stanca è l’unico che dà la carica e prova ad accendere la luce. Tanto che si procura il rigore del momentaneo vantaggio e si presenta più volte sul fondo, con la solita precisione.
Romagna 6 – Inizia malissimo, tanto che nella prima frazione non sembra nemmeno il giocatore che tutti abbiamo imparato a conoscere. Cresce nella ripresa, tornando insuperabile e non sbagliando più nulla. La maledizione delle finali non lo abbandona.
Blanco Moreno 5.5 – Rendimento più costante di quello del compagno di reparto, ma non riesce a eliminare le sbavature che ne hanno caratterizzato la stagione in alcuni momenti. Soprattutto sul gol della Roma, dove osserva Ponce invece di contrastarlo.
Zappa 6 – Scivola in alcuni momenti potenzialmente cruciali, ma per la Roma è un pericolo costante. Sfiora il gol in in chiusura di primo tempo, colpendo una grande traversa, ma ha sulla coscienza anche quello del possibile vantaggio, cestinato proprio negli ultimi scampoli di gara.
Macek 5.5 – Benissimo in fase difensiva. Bene nelle coperture, preciso nei contrasti, recupera una marea di palloni, ma è insolitamente impreciso on il pallone tra i piedi. Ha il merito di spedire Lirola in area in occasione del rigore che ha regalato il vantaggio, ma da lui lecito aspettarsi molto di più.
Toure 5 – Si becca subito un giallo che condiziona tutta la sua partita, ma soprattutto non riesce a dare il suo contributo nel giro palla. Tanti errori in fase di impostazione, mai un passaggio che permetta il cambio di ritmo. Stavolta sarebbe servito qualcosa in più del fisico.
Dal 66′ Didiba 6 – Riesce dove Toure aveva fallito: dà geometria, senza far mancare mai la copertura e la quantità che Grosso si aspettava da lui.
Cassata 5.5 – Tanta corsa, tanto sacrificio, ma vale il discorso fatto per Macek. Meno qualità del solito, troppi errori in fase di ripartenza e tante decisioni sbagliate. Dopo che per tutta la stagione aveva incantato, ci si aspettava una finale da protagonista. Non riesce a proporsi ai suoi consueti livelli.
Kastanos 6.5 – Segna il rigore del vantaggio, e non è cosa da poco. Per il resto distribuisce qualche ottimo pallone, offrendo sprazzi della sua classe. L’organizzazione della Roma, però, rende complicati gli uno contro uno con gli immediati raddoppi e intasando tutte le linee.
Pozzebon 5 – Inizia bene, visto che nel dominio Roma dei primi minuti sembra l’unico ad avere voglia, ma con il passare dei minuti cala inspiegabilmente. Sempre nascosto, non trova mai lo spazio giusto e non riesce a mostrare il suo talento. Ha anche l’enorme colpa di fermare sulla linea il tap-in di Cassata, che sarebbe valso la coppa. Anche sfortuna, che non abbandona mai in serate così.
Dal 94° Vadalà 5 – Entra con il piglio giusto e mostra buone accelerazioni, ma sbaglia un rigore pesantissimo e, considerando freschezza e qualità, l’errore non è perdonabile.
Favilli 5.5 – Gara complicata. La partita lo costringe a giocare troppo largo, dove non riesce a incidere, ma il suo piccolo dramma si consuma ai calci di rigore. Sbaglia quello decisivo e consegna, di fatto, la coppa agli avversari. Un errore pesante.
Grosso 5.5 – La sua Juve, per la maggior parte delle volte, non riesce a prendere in mano il pallino del gioco e la sensazione è che ritardi un po’ troppo i cambi: forse la freschezza di Vadalà sarebbe potuta servire prima. Una sconfitta al cospetto di una grande squadra, comunque, non può cancellare un’annata oggettivamente produttiva.
Edoardo Siddi
This post was last modified on 5 Giugno 2016 - 12:04