La Juventus è sempre alla ricerca di giovani interessanti da valorizzare. Negli ultimi anni, questa nuova politica indetta da quando alla corte di Andrea Agnelli sono arrivati Marotta e Paratici ha dato i suoi frutti. Gli esempi non mancano. In primis c’è stato l’acquisto di Pogba, soffiato al Manchester United di Ferguson, poi due anni fa quello di Kingsley Coman, altro francese che ha firmato a parametro zero dopo essere cresciuto nelle giovanili del Paris Saint Germain. Le orme di quest’ultimo, ceduto poi dalla Juve al Bayern Monaco in estate e che ha fatto molto male alla Signora nello scontro degli ottavi di Champions contro i tedeschi, potrebbero essere ripercorse da un altro transalpino classe ’98, Nanitamo Jonathan Ikoné.
PREDESTINATO – Il ragazzo, entrato nelle giovanili del PSG all’età di 12 anni, è nato a Bondy il 2 maggio 1998, due mesi prima che la Francia capitanata da Didier Deschamps e trascinata da Zinedine Zidane, vincesse il suo primo Mondiale della storia. Una sorta di predestinato. Ikoné, passato a soli 17 anni nella Primavera del Paris Saint Germain, dopo aver impressionato nei Giovanissimi dello stesso club, ha debuttato subito in Youth League, la Champions delle squadre under 19, mettendosi in mostra. In questa stagione, dopo essere stato uno dei punti di forza della sua nazionale under 17, con la quale ha trionfato l’anno scorso negli Europei di categoria, ha disputato un’ottima Youth League, arrivando fino alla finale col suo PSG persa contro il Chelsea. Al suo attivo una sola rete, ma tante belle giocate e assist.
ESTERNO D’ATTACCO – Ikoné ricopre essenzialmente il ruolo di laterale offensivo, una vera e propria ala, che interpreta in maniera estremamente moderna. E’ un mancino naturale, dotato di ottima tecnica individuale, che sa dare del tu al pallone anche con l’altro piede. Gioca indifferentemente sia sulla fascia sinistra che su quella destra, dalla quale può rientrare ed esplodere il suo tiro. Le doti principali del francese sono la corsa, il dribbling ed il cross. Il compagno d’attacco, il centravanti Edouard, ha spesso approfittato della facilità con cui Ikoné salta l’uomo e crossa al centro dell’area. Il piede educato, unito ad una discreta visione di gioco, ne fanno anche un ottimo assist-man. Infatti, in alcuni match, è stato schierato anche da mezz’ala di centrocampo, ricoprendo bene anche quel ruolo. Deve migliorare però la fase di copertura. Il ragazzo è fisicamente possente ed è molto difficile togliergli la palla. Bravo anche nei colpi di testa, è abilissimo negli spazi stretti vista la tecnica di base ed è dotato di una grande progressione: diventa, infatti, irresistibile se lanciato in campo aperto. Il talento di Ikoné, affinato e rafforzato in una società che crede nei giovani come la Juventus, potrebbe esplodere definitivamente, così come avvenuto coi suoi predecessori.