Nessuno avrebbe mai pensato ad una convocazione in azzurro: Stefano Sturaro si è giocato il posto agli Europei in Francia in soli dieci giorni ed è riuscito ad essere nella lista dei 23 convocati di Antonio Conte pronti a volare verso il ritiro francese di Montpellier. Dopo una stagione (seppur non esaltante) piena di trofei con la maglia della Juventus è arrivato il giusto premio per chi come lui, lotta quando scende in campo e non fa una piega se mandato in panchina. Ai microfoni di SpazioJ, il procuratore Carlo Volpi ha parlato del suo assistito toccando vari punti, Nazionale, Juventus e calciomercato:
“È stata una chiamata a sorpresa o Sturaro si aspettava di rientrare nei convocati del Ct Antonio Conte?”.
“Sorpresa no. È stata una chiamata arrivata proprio al fotofinish perchè ci sono state anche diverse defezioni, non proprio nel suo ruolo però lui poteva pensare di essere nel gruppo, quello ampio dei 30. Sognare è sempre bello. Tutti i giocatori sognano di far parte della Nazionale”.
“Credo che Sturaro, una volta inserito nei 30, abbia avuto la capacità sia fisica che tecnica all’altezza del resto del gruppo. Dopo una stagione intera, il serbatoio comincia a lampeggiare rosso. C’è da svolgere una mini preparazione per un torneo che inizia a breve e quindi Conte, insieme al proprio staff, ha fatto delle valutazioni inerenti allo stato fisico del ragazzo. Stefano si è giocato in dieci giorni la convocazione ed è stato premiato“.
Dopo lo spazio dedicato alla Nazionale, si è passati a quello per la Juventus: “Qual è il rapporto di Sturaro con Allegri e con la società?”.
“Spettacolare! C’è davvero un rapporto spettacolare. Ha considerazione del mister, dello staff. Anche quando sta in panchina: Allegri sa tenere i ragazzi sul pezzo non solo nei momenti in cui giocano ma anche quando non vengono utilizzati e lì devi essere un uomo vero. I giocatori percepiscono se il mister ti tiene in considerazione, a prescindere da quando giochi. Stefano è ben voluto da tutti, anche nello spogliatoio si è integrato benissimo”.
“Con l’infortunio di Marchisio, la Juventus sta cercando un suo sostituto e i nomi che circolano sono di quelli importanti. Nel caso di un acquisto da “novanta”, lo spazio di Sturaro si potrebbe ridurre. Ha mai pensato di lasciare la Juve per giocare con maggiore frequenza?”.
“L’asticella alla Juve te la alzano sempre. Ricordo una bellissima dichiarazione di qualche anno fa di Marchisio, quando non era il giocatore di adesso: ogni volta che vedeva la formazione, lui era sempre fuori dagli undici iniziali. Dopo il campo l’ha premiato. La realtà è sempre questa per tutti. Non ha mai pensato di lasciare la Juve, lui si è integrato benissimo”.
“Io faccio il procuratore, di queste cose se ne occupa la Juventus in prima persona. Posso dire, però, che gli interessi per Sturaro ci sono stati. A gennaio, la richiesta delle squadre di Serie A vicine alla prima fascia c’era. È normale per un ragazzo così giovane. Alla domanda ‘Lo date?’, la risposta della società è sempre stata una chiusura totale. Sia per l’Italia che per il mercato estero. Sturaro vuole rendersi conto dei propri margini di miglioramento che avrà nel futuro. La Juve ha investito su questi ragazzi così giovani come Sturaro, Rugani e Zaza, giocatori importanti e italiani che possono reintegrare lo zoccolo duro di Bonucci, Barzagli, Buffon. La strategia della Juve è molto chiara per questo aspetto. Poi se Sturaro sia un giocatore da Juve lo sapremo nelle varie stagioni. Ogni stagione è un punto interrogativo”.
“Secondo lei, quale è stato il momento più emozionante di Sturaro da quando veste la maglia della Juventus?”.
“Credo che la partita con il Real Madrid allo Stadium dove lui ha giocato titolare, sia stata un’emozione fortissima. Poi tutte le partite all’estero diventano pazzesche. Forse la cosa che lo ha impressionato di più, è stato entrare a Vinovo, conoscere lo staff, i giocatori e soprattutto la facilità con cui i ragazzi, in poche ore, lo hanno integrato. È la capacità dell’ambiente Juve di far sentire i nuovi arrivi non ospiti, ma giocatori che fanno parte del progetto”.
Michele Ranieri
This post was last modified on 3 Giugno 2016 - 21:44